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Cagliari, lo storico Cafè Barcellona in vendita per 370mila euro: “Più rilassante lavorare con i b&b”

Un altro bar che, presto, potrà passare di mano alla Marina. Aperto nel 1949 dall’indimenticata seuese Angela Deplano, da decenni lo gestisce il figlio-scrittore Sandro Mascia: “Ho 60 anni e qualche acciacco, ci sono già degli acquirenti interessati, sono sardi”, spiega a Cagliari News. La malamovida? C’è ma non è il problema principale. Meglio vendere che gestire il locale insieme a degli sconosciuti”
Paolo Rapeanu

Sui social è ormai riconoscibilissimo per i tanti selfie scattati con alle spalle i tavolini, pieni, e un messaggio a contorno che in Sardegna capiscono da Cagliari a Olbia: “Alla faccia delle cugurre”. Cioè dei “porta sfortuna”. Sandro Mascia, 60 anni, barista-scrittore del rione cagliaritano della Marina, sorriso e grinta nonostante lo scorrere del tempo non li ha persi. Ma ha deciso di fare un passo importante, ovvero mettere in vendita il suo storico bar, il Cafè Barcelona, tra le prime caffetterie di tutto il capoluogo sardo. Un altro cognome noto, Mascia, che presto rischia di non essere più legato sistematicamente al settore della ristorazione. Il prezzo? “370mila euro”, così si legge negli annunci ufficiali. E Mascia non può che confermare e fornire maggiori spiegazioni: “Ho il diabete da tenere sotto controllo, qualche acciacco. Certo, se nessuno vorrà acquistarlo lo manterrò operativo”, premette. C’è però già più di qualcuno che ha puntato lo sguardo sulle vetrine al piano terra e la comoda sala interna: “Qualche interessamento c’è, sempre da parte di sardi”. Bisogna vedere se saranno o meno rose.

Certo, il solo pensare di non incrociare sulla soglia del suo bar Sandro Mascia e scambiare una battuta sulla città, sulla politica o sul Cagliari fa già scendere qualche lacrimuccia. Ma i tempi cambiano, vendono pure i big internazionali, figurarsi chi si è temprato il fisico a tollerare, convivendoci, le sveglie alle quattro del mattino per tirare su la serranda alle sei, possibilmente anche qualche minuto prima pur di intercettare qualche cliente in più, tra chi va al lavoro presto e chi, dopo una serata di festa, decide di fare il “lungone” fare colazione. Certo, in un rione come la Marina non sono mancati i momenti difficili: più di una volta ci sono stati litigi, spesso con sbandati, e momenti di tensione tipici di un rione portuale. Dove, oggi, regna l’emergenza malamovida: “Ma è per colpa di chi vende alcolici ai ragazzini”, puntualizza Sandro Mascia. “Ultimamente ci sono più controlli”. E resta, nemmeno troppo sullo sfondo, quel desiderio di cambiare vita: “Non voglio fermarmi, potrei continuare a lavorare con i bed and breakfast, è comunque un lavoro più rilassante”.

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