È iniziato in tribunale, con l’udienza preliminare, il processo che vede alla sbarra, con l’accusa di omicidio, il 19enne cagliaritano Yari Fa. È lui ad avere sferrato, lo scorso due giugno, nei bagni del locale Donegal in via Caprera a Cagliari, una coltellata al petto, fatale, contro l’ex carabiniere 37enne Fabio Piga. L’uomo era morto nel giro di pochi minuti e il suo assassino è stato identificato e bloccato in brevissimo tempo, anche grazie alle testimonianze di tanti clienti e dei dipendenti del locale. Il gup Luca Melis (pm dell’indagine è Marco Cocco) ha ammesso la richiesta di giudizio abbreviato per Fa e ha rinviato il procedimento al 9 aprile quando conferirà, al dottor Diego Primavera, l’incarico della perizia pschiatrica sul diciannovenne: il perito dovrà infatti stabilire se sia, o meno, capace di intendere e volere. Yari Fa è difeso dagli avvocati Pierandrea Setzu e Sara Battolu.
Per la parte civile, a tutelare i parenti dell’ex carabiniere, c’è invece l’avvocato Paolo Pilia. Tra poco meno di un mese, quindi, il conferimento dell’incarico al medico, e solo da allora sarà possibile stabilire una nuova data per la visita e il successivo deposito delle risultanze in tribunale. Il 19enne, qualche anno fa, in seguito ad altri reati era finito alla sbarra al tribunale per i minorenni ed era stato dichiarato incapace di intendere e volere. “Io e la mia collega Sara Battolu attendiamo le risultanze mediche del dottor Primavera”, afferma Pierandrea Setzu, “solo a quel punto sarà possibile valutare l’eventuale compatibilità col carcere del nostro assistito”.