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Cagliari, mai più tragedie come quella di Paolo e Manola: “Percorsi sicuri dalla Sella del Diavolo a Calamosca”

La drammatica fine dei fidanzati porta Regione e Comune a decidere una serie di interventi anti-tragedia: “Dal lungomare al faro un passaggio protetto”. Intanto, nuovo stop ai ciclisti che “devastano i sentieri naturali”
Gianmarco Cossu

Dall’Assessorato regionale all’Ambiente ecco una nuova delibera in difesa dei sentieri naturali della Sella del Diavolo, oggetto di devastazione in seguito al passaggio di escursionisti in bici. Recepite infatti le indicazioni del Grig per la messa in sicurezza dell’area e l’interdizione della zona: a spiegarlo è il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, in risposta a un’interrogazione sulla messa in sicurezza di sentieri e costoni rocciosi della zona tra Calamosca e il Colle di Sant’Elia presentata dal consigliere Raffaele Onnis dei Riformatori.

Un tema, quello della messa in sicurezza di tutta la zona pertinente la Sella del Diavolo, Calamosca e Sant’Elia, tornato alla ribalta in seguito alla tragedia dei due fidanzati Paolo Durzu e Manola Mascia a Calafighera. “Nel 2021 sono stati approvati piani di gestione del sito e nel novembre 2023 stanziati 70mila euro per la messa in sicurezza”, le parole di Onnis.

“Sono state adottate una serie di ordinanza dalla Capitaneria di Porto per quanto riguarda l’inavvicinabilità del sistema costiera della Sella del Diavolo”, spiega il sindaco Zedda. “Nel corso degli anni abbiamo messo in sicurezza costoni rocciosi per il transito pedonale da viale Calamosca”. Eppure, l’ultima tragedia, la morte di Paolo e Manola, fa capire che non sia stato ancora fatto tutto per evitare drammi. Il sindaco aggiunge: “Una barriera fisica che possa ostruire la possibilità di arrivare in prossimità dei costoni rocciosi? Può non essere il migliore intervento perché crea un falso senso di sicurezza nelle persone”.

COSA SARÀ FATTO – Obbiettivo per il futuro, da parte dell’Amministrazione comunale, è la realizzazione sul Colle Sant’Elia di “un accesso di prosecuzione dal lungomare per creare nello sterrato già esistente un percorso sino al faro di Calamosca. In corrispondenza del ristorante Lo Scoglio infatti c’è una strada d’accesso al Poligono Nato già connesso con il tratto ciclopedonale verso Marina Piccola”, spiega il sindaco. Che aggiunge come “serve mettere a tavolo tutti gli enti competenti per un progetto da presentare all’assessorato all’Ambiente della Regione”.

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