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Viale Europa Monte Urpinu Viale Europa Monte Urpinu

Guerra al rumore a Cagliari: arrivano 3 “zone silenziose”

Tre aree della città saranno protette dal baccano: gli unici suoni consentiti saranno il canto degli uccelli o il fruscio del vento. Ecco quali
Ennio Neri
Viale Europa Monte Urpinu

Ecco le 3 zone silenziose di Cagliari: si sentirà solo il fruscio del vento e il canto degli uccelli.

La giunta comunale governata da Massimo Zedda ha identificato tre nuove zone silenziose all’interno dell’agglomerato urbano di Cagliari: il Parco di Monte Urpinu, il Parco di Tuvixeddu e il Colle Sant’Elia. Un passo importante verso la tutela del benessere acustico dei suoi cittadini. Questa decisione si inserisce nel quadro normativo delineato da una legga nazionale del 2005, che recepisce la Direttiva europea sul rumore ambientale.

Le zone silenziose nascono con l’obiettivo di proteggere la popolazione dagli effetti nocivi del rumore ambientale. Si tratta di aree pubbliche o accessibili al pubblico dove la qualità acustica dell’ambiente si mantiene elevata, grazie a livelli di rumore contenuti e alla presenza di suoni desiderati come il canto degli uccelli o il fruscio del vento. La normativa prevede precisi criteri per l’individuazione di queste zone, tra cui un livello sonoro massimo di 55 dB(A) e una classificazione acustica non superiore alla classe III, oltre a requisiti urbanistici che ne garantiscano la fruizione pubblica.

Gli uffici comunali hanno svolto una ricognizione sul territorio per individuare le aree idonee, riscontrando la piena compatibilità dei tre parchi selezionati con i criteri tecnici previsti. La proposta verrà ora trasmessa alla Città Metropolitana di Cagliari, che provvederà a inoltrarla alla Regione Sardegna. Quest’ultima, dopo le opportune verifiche, definirà i confini delle zone e comunicherà i dati al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MITE), aggiornandoli ogni cinque anni.

La delibera non comporta modifiche al quadro urbanistico o acustico esistente, né oneri economici per l’amministrazione. Si tratta quindi di un provvedimento strategico a impatto zero che punta a valorizzare il patrimonio naturale cittadino, offrendo ai cittadini spazi rigenerativi e protetti dal rumore.

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