Soldi per disabili, Cagliari e la Sardegna al secondo posto in Italia per spesa Comuni, 5.460 euro annui pro capite
In 10 anni spesa dei Comuni salita del 44%, ma in Italia su disabilità strada è ancora lunga. Il 32,5% delle persone con disabilità non ha una occupazione, una su tre è a rischio povertà.
Cagliari e la Sardegna si piazzano al secondo posto in Italia per la spesa assistenziale dei Comuni, cioè i soldi in favore dei disabili. Lo afferma Consumers’ Forum, ente indipendente di cui fanno parte Associazioni di Consumatori, Imprese Industriali e di servizi e le loro associazioni di categoria, Istituzioni, che ha rielaborato gli ultimi dati Istat.
Cagliari e Sardegna, soldi disabili
In Sardegna la spesa delle amministrazioni comunali per l’assistenza ai cittadini disabili, al netto del contributo del servizio sanitario nazionale risulta tra le più alte d’Italia, con una media di 5460 euro pro capite, superata solo da quella del Trentino Alto Adige – analizza Consumers’ Forum –.
“Nel nostro Paese la spesa dei Comuni per i servizi assistenziali ai cittadini disabili è cresciuta del 44% negli ultimi 10 anni, ma le persone con disabilità ancora oggi si scontrano con inefficienze, carenze, limiti e problemi vari”.
“Una dimostrazione che in Italia la strada per un pieno riconoscimento dei diritti dei disabili è ancora lunga.
In base agli ultimi dati Istat la spesa reale dei Comuni in favore dei cittadini con disabilità, al netto della compartecipazione degli utenti e del servizio sanitario nazionale, è passata in 10 anni da quasi 1,7 miliardi di euro a 2,4 miliardi di euro, con un incremento del +44% – spiega Consumers’ Forum – Nello stesso periodo la spesa per i cittadini anziani (over 65), è scesa da 1,33 a 1,30 miliardi di euro (-1,8%).
Forti le differenze sul territorio: al Sud la spesa dei Comuni per l’assistenza ai disabili è due volte e mezzo inferiore rispetto a quella di Nord-ovest e Nord-est, e circa la metà rispetto alla media nazionale.
Analizzando a livello regionale la spesa dei comuni sulla popolazione di riferimento, ossia il costo pro capite dei servizi resi in favore dei residenti disabili, il primato spetta al Trentino Alto Adige con circa 6mila euro annui di spesa, seguito da Sardegna (5.460 euro) e Friuli Venezia Giulia (4.548 euro). Fanalino di coda la Calabria, con appena 395 di spesa annua a disabile.
Per quanto riguarda i servizi offerti dalle amministrazioni locali, il 68,4% dei comuni offre assistenza domiciliare socio-assistenziale, il 33,2% assistenza domiciliare integrata con servizi sanitari, il 59,9% voucher, assegni di cura, buoni socio-sanitari.
“L’aumento della spesa assistenziale non corrisponde, tuttavia, ad un miglioramento della qualità della vita – afferma il Presidente di Consumers’ Forum, Furio Truzzi -.
Nel nostro Paese infatti solo il 32,5% delle persone con disabilità in età lavorativa ha un impiego, contro un tasso di occupazione nazionale del 62,9%, e addirittura un disabile su tre è a rischio povertà o esclusione sociale.
A tutto ciò si aggiunge una generalizzata arretratezza del Paese sul fronte delle barriere architettoniche e sensoriali che viola i più basilari diritti delle persone con disabilità: basti pensare che meno del 10% delle strutture turistiche italiane è accessibile ai disabili”.
Spesa dei comuni sulla popolazione di riferimento al netto di compartecipazioni degli utenti o rimborsi del Servizio Sanitario Nazionale (dati in euro):
Trentino Alto Adige 5.915
Sardegna 5.460
Friuli Venezia Giulia 4.548
Lombardia 2.996
Marche 2.665
Lazio 2.571
Veneto 2.459
Piemonte 2.325
Abruzzo 2.276
Toscana 2.175
Emilia Romagna 1.929
Molise 1.349
Campania 1.341
Liguria 1.337
Sicilia 1.331
Umbria 1.188
Basilicata 981
Puglia 818
Calabria 395