“Diffidate da coloro che fingono di difendere la propria regione. Com’è possibile che esitano ancora persone per le quali raccontare il crimine sia diffamare un territorio e non salvarlo?”. Roberto Saviano risponde in serata alla polemica suscitata dal suo video di due giorni fa in cui parlava dell’assalto ai due furgoni portavalori in Toscana e del sistema criminale che sta dietro a questo tipo di azioni. “Occuparsi di criminalità non è parlar male di un territorio ma essergli leali. È come parlare di ‘ndrangheta ma non dire che è calabrese”. Lo scrittore si scaglia contro questa “forma di omertà nazionalistica” per cui si cerca di nascondere un problema (“La Sardegna gronda crimine, sono decenni che le organizzazioni sarde assaltano i portavalori e ne riciclano i soldi nella cocaina”) affermando che chi accende un faro sulla questione stia diffamando un territorio. Lo fa citando Luigi Patronaggio, procuratore generale di Cagliari, che nel 2024 affermava: “Il fenomeno delle rapine non riguarda solo Sassari ma investe tutta la Sardegna, è un fenomeno che presenta analogie con i vecchi sequestri di persona. Mette a repentaglio la sicurezza e l’incolumità pubblica e presenta connotati eversivi e antistatali”. Ieri, oltre al sindaco di Desulo, il centro barbaricino citato da Saviano come una delle fucine sarde della criminalità, anche il deputato di Fratelli d’Italia Salvatore Deidda, lo stesso che aveva dato dell’infame al giornalista nelle chat private del suo gruppo politico, scrive un post sulla sua pagina Facebook: “È ora di superare i luoghi comuni sui desulesi e sui barbaricini: “rapitori e rapinatori” sono solo battute da bar sport o peggio, etichette odiose. Le responsabilità penali sono dei singoli: aspettiamo la conclusione delle indagini tifando per le forze dell’ordine, con l’auspicio che i malviventi siano assicurati alla giustizia per la pericolosità dimostrata”.


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Saviano: “La Sardegna gronda crimine e chi lo nasconde è omertoso”
La risposta del giornalista alle polemiche nate via social dopo la pubblicazione del video in cui parla delle organizzazioni che stanno dietro al sistema decennale di assalto ai portavalori: “Diffidate da coloro che fingono di difendere il territorio. Parlarne è una forma di lealtà”
Chiara Sulis