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Saras, colonne di fumo nero e aria “appestata” da Sarroch a Cagliari: 3 indagati

Chiusa l’indagine partita nel 2021, fondamentali gli esposti di alcune associazioni ambientaliste su “presunto inquinamento”: tutti i dettagli
La Redazione

Colonne di fumo nero e aria irrespirabile sino a Cagliari

Si chiude con tre indagati una delle indagini della Procura di Cagliari sul fumo nero che, più di una volta, le ciminiere della Saras hanno “sputato” nell’aria, con fiammate ben visibili addirittura da Cagliari. Tutto è partito nel 2021 con gli esposti presentati da due associazioni ambentaliste, guidate da Angelo Cremone: i documenti sono stati perfezionati dall’avvocatessa Alessandra Nocco. Si parla di “presunto inquinamento”, almeno stando alle denunce degli ambientalisti. Indagini preliminari chiuse dal pm Giangiacomo Pilia, nelle carte compaiono i nomi di Settimio Guarrata, Walter Cocco e Fabio Corvetto. Si tratta, come riporta L’Unione Sarda oggi, rispettivamente, del presidente della Sarlux, del responsabile del settore Salute e Sicurezza della raffineria e dell’amministratore delegato.

“Le due associazioni ambientaliste hanno visto e non ignorato il fumo nero della Saras visibile anche da Cagliari”, osserva l’avvocatessa Alessandra Nocco. “Alcuni giorni, in viale Trento a Cagliari, si sentiva anche un fortissimo odore di benzene. Ora ci auspichiamo, con fiducia nel confronti della magistratura, un futuro in cui l’ambiente possa venire al primo posto”.

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