Massimiliano Mulas, il 45enne nato in Germania ma di chiare origini sarde, ha preferito non rispondere e fare scena muta in tribunale a Venezia, davanti al gip che si sta occupando dello spinosissimo caso di violenza sessuale, compiuta dall’uomo, su una bambina di undici anni. È accusato di aver violentato la bambina giovedì scorso a Mestre, paese nel quale vive da tempo arrangiandosi con qualche lavoretto. Nel passato dell’uomo ci sono altri reati, sempre legati al campo, delicato quanto brutale, dei maltrattamenti. Il gip, come chiesto dalla pm Anna Andreatta, ha disposto la misura del carcere, in isolamento e sotto strettissima sorveglianza di Massimiliano Mulas.
L’avvocato difensore del 45enne è il cagliaritano Ignazio Ballai: “Devo ancora ricevere e leggere gli atti del procedimento, solo dopo mi sarà possibile valutare la richiesta di interrogatorio. Anche alla luce di qualche grave fatto passato, sto valutando la possibilità di chiedere una perizia psichiatrica, utile ad accertare se il mio assistito, anche solo a periodi, possa essere capace di intendere e volere”.