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Sardegna nel gelo: manto bianco su Fonni e Desulo

Dopo un autunno mite e prolungato la neve è arrivata sopra gli 850 metri. La sindaca Falconi, presidente regionale dell’Anci: “È una manna dal cielo, vediamo se riusciremo ad uscire dall’emergenza siccità nell’immediato”
La Redazione

L’inverno è arrivato anche in Sardegna: secondo le stazioni di rilevamento di Baku Meteo stanotte sono caduti circa 2-3 cm di neve sopra i 1200 metri e un velo dagli 850 metri nei rilievi del Nuorese. I paesi montani come Fonni e Desulo sono ricoperti da un lieve manto bianco, mentre sul Gennargentu si aspetta un’altra nevicata questa sera. In Ogliastra le temperature sono destinate ancora a scendere e forse questa sera potrebbe arrivare anche qui qualche fiocco bianco. Insomma, dopo un autunno prolungato che ha portato temperature miti – e al di sopra delle medie del periodo – per Natale e sino all’Epifania sull’Isola è arrivato l’inverno.

    Con la nuova perturbazione arrivata dal nord Europa la Sardegna deve fare i conti con un fronte artico che ha fatto abbassare le temperature di circa 8-10 gradi, mandando il termometro sottozero nelle zone più interne e più alte dell’Isola. Purtroppo, però, in questo autunno prolungato, è mancata la pioggia. Nonostante qualche apporto dal cielo che ha dato una boccata d’ossigeno al nuorese settentrionale, ora a soffrire sono 17 comuni della Barbagia serviti dall’acquedotto di Jann’e Ferru: Nuoro, Bolotana, Dorgali, Fonni, Gavoi, Lei, Lodine, Mamoiada, Oliena, Ollolai, Oniferi, Orgosolo, Orani, Orotelli, Ottana, Sarule e Silanus. Da lunedì 27, in questi centri, l’acqua sarà razionata e arriverà nelle case a giorni alterni.

    “Questa neve è una vera manna dal cielo – dice all’Ansa la sindaca di Fonni e presidente regionale Anci, Daniela Falconi – nevica ancora stamattina e vediamo un po’ nei prossimi giorni se riusciremo a uscire dall’emergenza, nell’immediato”. Domani ci sarà un nuovo incontro con la Protezione civile e il gestore idrico Abbanoa per verificare nuovamente la situazione. Nel frattempo, il comune si è organizzato: “abbiamo fatto dei lavori nelle scuole per riempire le cisterne ed evitarne la chiusura e lo stesso stanno facendo i cittadini e le imprese”. Al di là della siccità, però, Falconi spiega che “non è più possibile rinviare interventi che servono a risparmiare la risorsa ma anche a non disperderla: efficientamento delle reti, interconnessione tra le dighe, messa in sicurezza del bacino di Govossai”.

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