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Sanità al collasso, gli infermieri sardi: “Riforma disastrosa, gli ospedali si svuoteranno”

Il piano dell’assessore Bartolazzi duramente bocciato dal personale: “Sostituire i direttori generali non basta, i colleghi continuano a scappare dai reparti”
La Redazione

Nursing Up Sardegna n piazza: la sanità italiana è al collasso, ma in Sardegna la situazione è ancora più drammatica”, denunciano Diego Mucrracino e Marino Vargiu del Nursing, “così si forza un sistema che schiaccia i professionisti sanitari e abbandona i cittadini. È una crisi che mette a rischio la salute pubblica e la dignità di chi lavora in prima linea.
Il sistema sanitario sardo è al limite. La carenza di personale, i turni massacranti, gli stipendi inadeguati e il progressivo smantellamento della sanità pubblica stanno spingendo sempre più infermieri e professionisti sanitari ad abbandonare il settore o a lasciare l’Isola. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: pronto soccorso sovraffollati, reparti in crisi, tempi di attesa insosteni
Oggi Nursing Up è in piazza davanti alla Presidenza della Regione per denunciare una situazione ormai intollerabile e chiedere risposte concrete. Se a livello nazionale il mancato rinnovo contrattuale è un segnale di disattenzione verso i professionisti della salute, in Sardegna la proposta di riforma sanitaria regionale ne ha ignorato la valorizzazione, concentrandosi solo sulla governance delle aziende senza affrontare il vero problema: la drammatica condizione del personale sanitario.
Infermieri, ostetriche e tutte le professioni sanitarie sono costretti a turni di lavoro insostenibili, spesso fino a 17 ore consecutive, con stipendi inadeguati rispetto alle loro competenze e responsabilità. Il numero di professionisti continua a diminuire: negli ultimi anni centinaia di operatori hanno lasciato la Sardegna, esasperati dalle condizioni economiche e lavorative. A questo si aggiunge un fenomeno allarmante: l’aumento delle aggressioni nei confronti del personale sanitario, spesso vittime dell’esasperazione di cittadini lasciati soli da un sistema al collasso.
Chiediamo alla Regione interventi immediati per salvare la sanità pubblica:
Un piano straordinario di assunzioni, per colmare la carenza di personale e garantire livelli assistenziali adeguati.
Un adeguamento salariale reale, per riconoscere il valore e la professionalità di infermieri, ostetriche e di tutte le professioni sanitarie, fermando la fuga dei lavoratori.
Investimenti mirati per ridurre le liste d’attesa, potenziando gli ospedali ei servizi territoriali.
Misure di sicurezza per il personale sanitario, con misure concrete per prevenire e contrastare le aggressioni.
Non c’è più tempo da perdere. Nursing Up continuerà a mobilitarsi finché non verranno adottate misure concrete per salvare la sanità sarda e garantire ai cittadini un servizio pubblico efficiente e dignitoso. Gli infermieri e tutte le professioni sanitarie non chiedono privilegi, ma rispetto per un lavoro essenziale per la salute pubblica. Il Governo e la Regione Sardegna non possono più ignorare questa emergenza: ogni giorno di ritardo è un giorno perso per la salute dei cittadini e per la dignità dei professionisti sanitari. La sanità pubblica è a un bivio: o si agisce ora, o si decreta il suo fallimento definitivo. Noi non resteremo spettatori di questa catastrofe”.

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