“Presidente Todde, quali atti ha prodotto per bloccare un impianto a rischio strage? A domanda risponda”. Questo lo slogan con cui si è aperta stamattina la manifestazione contro il progetto dell’impianto di stoccaggio e rigassificazione di Gnl nel porto industriale di Cagliari, che dovrebbe sorgere a Giorgino per conto di una società legata alla Vitol, proprietaria della Saras. Un impianto che la legge Seveso classifica come “ad alto rischio di incidente rilevante”, come ribadiscono gli organizzatori della protesta. E sorgerebbe all’ingresso di Cagliari e a 400 metri dal Villaggio dei Pescatori.
I manifestanti si rivolgono direttamente alla presidente Todde: “Aveva preso un impegno davanti a tantissime persone, durante i festeggiamenti per la vittoria di Massimo Zedda come sindaco di Cagliari, dicendo che quest’impianto sarebbe stato un danno per Cagliari e invece il progetto sta camminando”, dichiara Angelo Cremone, rappresentante di Sardegna Pulita e dei Cantautori Umanitari.
Domani il progetto passerà al vaglio della commissione comunale Ecologia del Comune di Cagliari, che si riunirà alle 9, alla presenza dell’assessora Luisa Giua Marassi, per programmare i lavori e ricevere Giuseppe Delitala, il presidente della Slg, la società che ha proposto l’intervento. “Dopo le autorizzazioni che sono state date nel frattempo da parte del ministero dell’Ambiente con la valutazione ambientale e da parte dell’assessorato regionale all’Ambiente, manca solo la firma della presidente. Cosa intende fare?”, chiede ancora Cremone.
“Non riteniamo giusto costruire il rigassificatore dietro casa nostra, a 400 metri e a meno di un chilometro in linea d’aria da Cagliari. La conseguenza sarebbe la distruzione completa del villaggio di Giorgino”, afferma Mariano Strazzeri, presidente del comitato di quartiere Villaggio Pescatori. “Noi non siamo pregiudizialmente contrari al metano, nonostante sia obsoleto, ma perché non farlo nelle zone già compromesse, come la zona industriale di Macchiareddu o lo stesso pontile della Rumianca, che si presterebbe bene anche per gli eventuali stoccaggi di prodotto?”
“Con quel rigassificatore, costruito a 400 metri da Giorgino e a un chilometro da Cagliari”, continua Cremone, “in caso di incidente rilevante, come riportato nella direttiva Seveso, si rischia una strage. Puntiamo sulle comunità energetiche, dando incentivi per gli impianti solari sui tetti delle case, invece che dare credito agli speculatori.”
Presenti alla manifestazione, oltre al comitato di quartiere Villaggio Pescatori, Sardegna Pulita, anche le associazioni Donne Ambiente Sardegna, Assotziu Consumadoris Sardigna, la Confederazione Sindacale Sarda e la Comunità l’Aquilone di don Carlo Follesa. I numerosi interventi sono stati inframmezzati da alcuni brani dei Cantautori Umanitari, Angelo Cremone e Lidia Frailis.