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Quartu in vetrina con Monumenti Aperti, spiccano il nuraghe Diana e la nuova biblioteca

La terza città sarda pronta per aprire i suoi gioielli, sabato 10 e domenica 11 maggio previsti anche tanti eventi, dalla mattina alla sera: tutti i dettagli
La Redazione

In una città che sta vivendo da qualche anno un grande risveglio culturale, che si è tradotto in un rilancio degli eventi in città in tutti i settori – dallo spettacolo alla letteratura, dalla musica alle arti visive -, si rinnova la partecipazione alla due giorni di condivisione e riscoperta del patrimonio culturale rappresentata da Monumenti Aperti: la manifestazione farà tappa a Quartu nel prossimo weekend di sabato 10 e domenica 11 maggio.

La ventinovesima edizione di Monumenti Aperti, per la prima volta in formato nazionale con 19 regioni coinvolte (assente la sola Valle D’Aosta) per raccontare la bellezza di un Paese senza tempo, è iniziata il 3 maggio e proseguirà sino al 9 novembre: dalle tombe dei Giganti ai musei etnografici, dalle antiche abbazie ai castelli dimenticati, e molto altro: un viaggio nell’Italia delle comunità e dei patrimoni. Apre l’edizione 2025 la Sardegna, “madrina” della manifestazione con ben 64 amministrazioni locali che rappresentano l’Isola da Nord a Sud. Quest’anno Monumenti Aperti si presenta sotto il titolo di ‘Dove tutto è possibile’, un invito a lasciarsi sorprendere, a guardare con occhi nuovi la nostra straordinaria eredità culturale, a creare connessioni tra passato e futuro.

Quartu Sant’Elena apre le porte alla memoria, alla cultura e alla bellezza nel secondo weekend della rassegna: un’occasione speciale per scoprire luoghi ricchi di storia, arte, tradizione e natura, attraverso visite guidate curate da scuole, associazioni e volontari del territorio.

“Rinnoviamo con il consueto entusiasmo la partecipazione alla manifestazione, sicuri delle diverse dinamiche positive che è capace di generare – commenta il Sindaco Graziano Milia -. Mettere in vetrina il nostro patrimonio culturale, infatti, significa innanzitutto mantenere viva la memoria della città, contribuendo a tramandare il nostro passato alle nuove generazioni e stimolando in esse l’orgoglio di far parte di questa comunità. Inoltre, è anche un’occasione per stimolare la socialità, l’incontro, la partecipazione attiva, e sviluppare la conoscenza. Contestualmente, lustrando i nostri luoghi di maggior pregio, ci mettiamo in vetrina per attrarre nuovi visitatori e nuovi turisti, favorendo così lo sviluppo economico, oltre che sociale, del territorio. Quartu continua così a coltivare quel sostrato culturale che è indubbiamente motivo di crescita e di rinnovata fiducia per un futuro più luminoso”.

Tanti i siti visitabili, ben 22. Dall’Antico Macello, costruito nel 1901 come mattatoio e oggi Biblioteca Centrale, che nell’occasione riapre le porte all’utenza dopo la riqualificazione con finanziamenti PNRR, all’Ex Convento dei Cappuccini, con il suo suggestivo chiostro quadriporticato, dalla Casa Museo Sa Dom’è Farra, prima istituzione etnografica della Sardegna alla Basilica di Sant’Elena e a tante altre chiese storiche, anche di spiritualità ortodossa. E poi l’Ex Montegranatico, sede della Scuola Civica di Musica “Luigi Rachel”, la Cappella e l’Asilo Dessì Dedoni, l’Asilo Steria e lo Spazio Michelangelo Pira, recentemente riaperto. Spazio anche all’arte contemporanea, con la Social Gallery diretta dal regista e fotografo Giovanni Coda, e l’arte urbana con i murales di Manu Invisible, Retro e Viola Vistosu Villani nella grande rotonda del Margine Rosso. Si potrà fare anche un ‘salto nel tempo’ con il Nuraghe Diana, costruzione millenaria che domina il Golfo degli Angeli, e la Falsa Chiesetta, fortino camuffato da edificio religioso durante la Seconda Guerra Mondiale, ma anche onorare i caduti in battaglia nel monumento di Piazza Luigi Olla. Spazio anche alle bellezze paesaggistiche con il Parco Naturale Regionale Molentargius-Saline e alle eccellenze enogastronomiche con la Cantina di Casa Fois. Sono inoltre previste una passeggiata tra i Fortini presenti tra l’area di Pitz’e Serra e il lago artificiale di Simbirizzi e una pedalata in bicicletta nell’oasi ambientale regionale.

Ma saranno tanti anche gli eventi collaterali programmati negli stessi luoghi della cultura aperti, con relativa guida, per l’occasione. Per tutto il weekend l’antico macello sarà in festa, vista la contemporanea inaugurazione della biblioteca post lavori PNRR: è prevista tanta musica, ma anche giochi e animazioni per bambini e una tavola rotonda sul tema dell’inclusione. Iniziative legate alla tradizione sono previste sia a Sa Dom’e Farra che nella chiesetta di Sant’Efisio, mentre nell’adiacente Ex Montegranatico sabato sera ecco i concerti a cura della Scuola Civica di Musica “L. Rachel”. Domenica alla Social Gallery i visitatori avranno modo di omaggiare l’arte del Maestro Primo Pantoli, con la mostra a cura di Roberta Vanali, mentre allo Spazio Michelangelo Pira sono in programma diverse attività, con il laboratorio di disegno su anatomia, composizione e fumetto, un mini workshop sui ritratti e diverse esposizioni e live drawing. Musica all’Ex Convento, con la rassegna internazionale di chitarra classica Alirio Diaz Guitar Festival e il concerto strumentale a cura delle classi di indirizzo musicale dell’Istituto Comprensivo 1-2 “Porcu-Satta”.  E poi ancora: l’incontro con l’artista Retro, autore del murale dedicato al Parco di Molentargius al Margine Rosso, l’esposizione di cimeli bellici della Seconda Guerra Mondiale nella Falsa Chiesetta e una mostra di modellini navali statici a piazza Olla. Non mancheranno le degustazioni, di vini nella Cantina Fois e di altri prodotti tipici presso il cortile dell’Asilo Steria.

Monumenti Aperti è realizzata su base regionale da Imago Mundi OdV con il contributo di Ministero della Cultura,  della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato dei Beni Culturali e Assessorato del Turismo, dei 64 Comuni aderenti, con il finanziamento della Città Metropolitana di Cagliari e il contributo di Fondazione di Sardegna.

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