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Gli operatori palestinesi a Quartu Gli operatori palestinesi a Quartu

L’abbraccio tra Quartu e la Palestina: formazione in città per 9 operatori

Miglioreranno le condizioni di vita dei minori con disabilità nelle città di Yatta, Samou e Idhna, territori segnati da occupazione, povertà e carenze strutturali nei servizi educativi e sanitari. Un’iniziativa di cooperazione internazionale per promuovere inclusione, diritti e cultura della pace
La Redazione

Formazione a Quartu per 9 operatori palestinesi. Si concluderà a metà maggio con un’intensa settimana formativa il progetto “Territori Uniti 2023 – Sostegno ai Centri per diversamente abili delle città palestinesi di Yatta, Samou e Idhna”, una significativa iniziativa di cooperazione internazionale volta a rafforzare i servizi educativi e riabilitativi nei territori palestinesi.

I problemi della Palestina sono sempre più sentiti in Sardegna.

Dal 11 al 17 maggio, nove operatori provenienti dal governatorato di Hebron, tra cui educatori, logopedisti e specialisti in disturbi dello spettro autistico, saranno ospiti a Quartu per partecipare a un percorso formativo organizzato presso il Centro Psico-Pedagogico La Casa dei Girasoli. L’iniziativa, cofinanziata dalla Regione Autonoma della Sardegna nell’ambito della legge regionale 19/96, è promossa dal Comune di Quartu Sant’Elena in collaborazione con Focus Europe ETS.

Il progetto ha preso forma in un contesto di forte disagio sociale e politico, con l’obiettivo di contrastare l’emarginazione e migliorare le condizioni di vita dei minori con disabilità nelle città di Yatta, Samou e Idhna, territori segnati da occupazione, povertà e carenze strutturali nei servizi educativi e sanitari. La formazione che si terrà a Quartu rappresenta il momento culminante di un percorso più ampio, teso a trasferire competenze, strumenti operativi e buone pratiche ai professionisti impegnati quotidianamente in questi contesti fragili.

I partecipanti saranno coinvolti in laboratori pratici di neurosensorialità, motricità e stimolazione cognitiva, workshop sull’osservazione e la documentazione educativa, oltre a seminari specialistici su strategie di intervento nei disturbi dello spettro autistico. L’iniziativa si inserisce anche in un’ottica di scambio culturale e confronto tra operatori sardi e palestinesi.

“Territori uniti”

Sostenere chi lavora nei territori di frontiera sociale significa difendere la dignità umana e promuovere la giustizia – ha dichiarato il sindaco di Quartu, Graziano Milia –. Con il progetto Territori Uniti costruiamo ponti di speranza e riaffermiamo il valore della solidarietà internazionale contro ogni logica di sopraffazione”.

In un tempo in cui i diritti del popolo palestinese continuano a essere calpestati, iniziative come questa testimoniano una visione alternativa, fondata sulla cooperazione, la pace e l’inclusione. La formazione a Quartu per i 9 operatori palestinesi è un messaggio forte che parte da una città sarda ma parla a tutta l’Europa.

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