Quartu, l’Enel chiude una strada “senza permesso” e il Comune la riapre
Quartu, l’Enel chiude una strada “senza permesso” e il Comune la riapre. L’Amministrazione comunale ha interrotto questa mattina i lavori avviati da Enel in via Serchio, nei pressi del Porto di Capitana. Gli operai dell’azienda avevano cominciato gli interventi di fresatura dell’asfalto, legati al ripristino della pavimentazione dopo i lavori condotti per il progetto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 2 “Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica”.
La decisione di procedere con i lavori, però, è arrivata senza alcuna comunicazione né autorizzazione preventiva da parte del Comune. Nessun confronto, nessuna concertazione, nessun avviso formale. Una modalità che ha subito fatto scattare la reazione della Giunta, che ha giudicato inaccettabile l’avvio dei lavori in un periodo così delicato per la zona.
Via Serchio, soprattutto nei mesi estivi, registra un alto afflusso di turisti, residenti e operatori del comparto turistico. La presenza del porto, delle strutture ricettive e delle attività extralberghiere rende l’area estremamente sensibile sotto il profilo economico e logistico. Per questo motivo, la chiusura improvvisa della strada ha provocato disagi immediati e ha sollevato l’indignazione di cittadini e operatori del territorio.
Il Comune è intervenuto con tempestività per riaprire l’arteria al traffico e garantire il regolare accesso a tutte le attività presenti nella zona. “Non possiamo accettare decisioni unilaterali che danneggiano il nostro tessuto produttivo proprio nel periodo di massima attività,” affermano dagli uffici comunali.
L’Amministrazione ha già annunciato l’intenzione di valutare provvedimenti formali nei confronti di Enel, anche a tutela dell’immagine della città. Nessun ente, pubblico o privato, può operare su suolo comunale senza un confronto preventivo con il Comune, soprattutto quando gli interventi impattano direttamente su residenti, attività economiche e flussi turistici.
La Giunta ribadisce il proprio impegno per una gestione ordinata e trasparente degli spazi pubblici, e invita tutte le aziende coinvolte in lavori infrastrutturali a rispettare le regole di comunicazione istituzionale.