Avanza il binomio discount-casa, visti i prezzi alti per cibarsi: scompare in parte anche la tradizionale “domenica al ristorante”
Le infinite tavolate, o anche quelle familiari, più ristrette ma pur sempre abbondanti, simbolo dei weekend felici al ristorante a Cagliari? Ormai sono quasi un ricordo: complice la crisi e i prezzi “folli” che si trovano nei market – provate a trovare un chilo di caffè macinato sotto i 9-10 euro o un chilo di carne sotto i cinque – porta sempre più cagliaritani a fare la spesa nei discount, dove ormai i prezzi sono “medi”, cioè quasi identici a quelli proposti dai grandi marchi pochi anni fa, e cucinare a casa.
Insomma, a Cagliari il costo della spesa rallenta le uscite al ristorante, anche. Spadellare, per quanto costi fatica, fa risparmiare e quadrare i conti. Certo, lo zoccolo di irriducibili del “ristorante ogni settimana” c’è sempre, ma si è rimpicciolito.
Davanti a una proposta di mena anche a prezzo fisso – spesa minima a testa 25-30 euro – tanti preferiscono fare una spesa con lo stesso tot e riuscire a mangiare almeno due volte al giorno, pranzo e cena, almeno per 3-4 giorni, prima di un nuovo “round” tra scaffali e corsie.
E nelle lavagnette posizionate fuori dai ristoranti del centro i prezzi sono sempre quelli, difficile sedersi per pranzare e spendere meno di venti euro, ovviamente se si ha l’intenzione di gustare almeno un paio di antipasti, primo e secondo.
Anche a Cagliari riprende quota la spesa al market a discapito del ristorante
A supporto, poi, ci sono i numeri snocciolati recentemente durante Linkontro 2025, appuntamento di riferimento nel mondo del largo consumo italiano organizzato da NielsenIQ al Forte Village di Pula.
Se il carrello della spesa delle famiglie italiane rimane voce prioritaria nel budget mensile, aumenta la quota di mercato del largo consumo a discapito di altre voci, quali i consumi fuori casa e l’acquisto dei beni durevoli (-1,8%).
I dati: +4,4% delle vendite nel totale negozio (+1,9% nel 2024), e un +2,6% nei volumi del largo consumo confezionato (+1,5% nel 2024). Tra le performance emerge quella del sud Italia, Sardegna e Cagliari ovviamente incluse, con un trend di crescita dei volumi doppio rispetto alla media nazionale, +5,6% a valore e +5,0% a volume.
Buon andamento per i superstore (+3,4% a volume da gennaio ad aprile 2025 contro +1,3% nel 2024) e i discount +3,8% a volume e +3,9% a valore nel 2025. Gli specialisti drug, invece, sembrano rallentare la crescita, registrando un +4,5% a volume e un +3,4% a valore.