La crisi di Sider Alloys, il polo industriale del Sulcis, spinge le segreterie territoriali di Fiom-Cgil, Fsm-Cisl, Uilm e Cub Sardegna Sud-Occidentale e Sulcis-Iglesiente a chiedere un tavolo dedicato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit). “Non ci sono più alibi per i governi nazionali e regionali”, dihiarano le sigle, dopo la mancata retribuzione ai lavoratori.
Intanto, già convocato per il prossimo 17 gennaio un altro tavolo sul polo industriale del Sulcis e i sindacati si apprestano anche ad organizzare una manifestazione davanti al ministero per la prossima settimana “al fine di superare l’attuale situazione di stallo, oramai insostenibile”.
L’obiettivo è comprendere le reali prospettive di rilancio dello stabilimento e un probabile cambio di proprietà, “così come risulta per le scriventi ingiustificata l’ulteriore richiesta di finanziamenti a garanzia Sace, di 200 milioni di euro”. E in conclusione, “Vista la complessità della situazione e la gravità della conduzione nella gestione della Sider Alloys e delle risorse pubbliche affidatele, vista l’incertezza in cui si trovano i dipendenti e coloro che attualmente sono in mobilità, le organizzazioni territoriali, in considerazione delle diverse richieste di incontro avanzate dalle Segreterie Nazionali (ultima datata 09/01/2025), alle quali non si è ottenuto il dovuto riscontro, sono pronte a ulteriori iniziative di protesta e in assenza di imminente convocazione”.