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Cagliari, omicidio di Fabio Piga al Donegal: chiesti 10 anni e 8 mesi di carcere per Yari Fa

L’imputato non possiede una piena capacità di intendere e di volere. Ma è stata riconosciuta la sua pericolosità sociale
La Redazione

Cagliari, processo per l’omicidio al Donegal: “10 anni a Yari Fa”

Il processo per l’omicidio avvenuto al pub Donegal di via Caprera entra in una fase decisiva. Il pubblico ministero Marco Cocco ha chiesto oggi una condanna a 10 anni e 8 mesi di reclusione per Yari Fa, ventenne imputato con l’accusa di aver accoltellato al petto l’ex carabiniere Fabio Piga a giugno dello scorso anno.

Secondo la ricostruzione, la vittima lavorava quella sera come addetto alla sicurezza. Piga era intervenuto nei bagni del locale perché sospettava un consumo di droga. Ne sarebbe nato un litigio con il giovane, culminato con una coltellata fatale sferrata con un coltello da cucina.

Il procedimento, affidato al giudice Luca Melis, si svolge con rito abbreviato dopo la richiesta avanzata dal pm e accolta su sollecitazione dei difensori di Yari Fa, Pier Andrea Setzu e Sara Battolu. Il rito consente uno sconto di pena in caso di condanna, ma il magistrato inquirente ha comunque sottolineato la gravità dei fatti.

Una perizia psichiatrica ha stabilito che l’imputato non possiede una piena capacità di intendere e di volere. Tuttavia, i periti hanno anche riconosciuto la sua pericolosità sociale, circostanza che ha inciso sulla richiesta di pena avanzata oggi in udienza.

Il processo non si conclude qui. Il 17 novembre le parti torneranno in aula per ascoltare le arringhe della difesa e delle parti civili. Solo allora il giudice potrà pronunciarsi, valutando la responsabilità dell’imputato e la misura della condanna.

L’omicidio di Fabio Piga aveva scosso profondamente la comunità cagliaritana. Ex carabiniere, l’uomo aveva deciso di lavorare come addetto alla sicurezza in un locale del centro, ma quella scelta era terminata tragicamente in una notte di violenza improvvisa. Il processo a Yari Fa rappresenta oggi un passaggio fondamentale per accertare la verità giudiziaria e garantire giustizia alla famiglia della vittima.

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