Un migliaio di famiglie in attesa della casa popolare a Cagliari. Ma tutti i progetti di nuova edificazione in cittĆ sono fermi. Gli ultimi 36 alloggi sono stai consegnati in via Flumentepido: una goccia nel mare. Sono tre le aree dove lāamministrazione comunale può costruire appartamenti per le famiglie bisognose: lāex mattatoio di via Po (54 mila 624 mc), lo sterrato tra via Corsica e via Curie (5 mila 935) metri cubi) e lāex mercato ortofrutticolo compresa tra viale Monastir e viale Elmas (20 mila 653 mc).
Tuttavia i progetti sono bloccati negli ingranaggi della burocrazia. Lāarea dellāex mattatoio deve essere oggetto di un preventivo intervento di demolizione dellāesistente, di bonifica parziale del suolo e di una preventiva campagna archeologica. Quella tra via Corsica e via Curie ĆØ allo stato attuale impossibile da realizzare āin quanto lāassetto approvato prevede la preventiva realizzazione dei parcheggi interratiā e infine lāarea dellāex mercato ortofrutticolo deve essere āoggetto di pianificazione attuativaā.
E cosƬ lāedilizia sociale attende. Numerosi comuni hanno contestato le dichiarazioni del Ministro Salvini al Question Time dello scorso mercoledƬ 6 novembre sul dl āSalva casaā che āriflettono una visione distante dai reali problemi abitativi e dalle necessitĆ urgenti delle nostre cittĆ . Il Governo, infatti, non ha ancora messo in campo alcuna misura strutturale per fronteggiare la crisi abitativa, che ĆØ unāemergenza sociale crescente, nonostante i proclamiā. Per i comuni non vengono date risposte concrete āa milioni di persone in difficoltĆ . Manca infatti un vero piano per incrementare l’edilizia residenziale pubblica, per contenere gli affitti e per sostenere lāabitare dignitoso nelle grandi cittĆ come nei comuni più piccoliā.
Ā āLa politica ha il dovere di dare una risposta strutturale alla drammatica sofferenza abitativa che la nostra cittĆ affrontaā, spiega lāassessora alle Politiche sociali Anna Puddu, āpromuoveremo un programma con la Regione e Area finalizzato a incrementare gli alloggi di edilizia residenziale pubblica, anche riconvertendo il patrimonio pubblico dismessoā.