“Abrogare alcune delle norme più sbagliate del Jobs Act e restituire ai lavoratori un po’ di diritti e di tutele che nel corso degli anni sono stati persi”: con queste parole il segretario regionale della Cgil Fausto Durante ha presentato stamattina la campagna referendaria che verrà lanciata in Sardegna giovedì 6 marzo alla presenza del segretario nazionale Maurizio Landini. Lavoro e cittadinanza saranno i temi portanti: “Bisogna invertire la tendenza a vedere nel lavoro un terreno sul quale praticare politiche neoliberiste che scaricano solo sui lavoratori, attraverso precarietà, flessibilità, assenza di regolazione, salari troppo bassi, orari troppo lunghi, tutte le contraddizioni di un sistema di fare impresa e di un modello produttivo che hanno portato il lavoro ai margini”. In Sardegna, spiega Durante, solo un 10% dei nuovi contratti che si attivano riguardano lavori standard, a tempo pieno e indeterminato: il 90 per cento delle nuove occasioni di lavoro è contrassegnato da precarietà, instabilità, iper-flessibilità e stagionalità.
Cinque i referendum, quattro sul lavoro e uno sui diritti di cittadinanza. L’obiettivo è riportare al centro della discussione politica i tempi del lavoro e del diritto dei cittadini stranieri che risiedono in Italia da tanto tempo, ad avere in tempi brevi la cittadinanza; abrogare alcune norme del Jobs Act che discriminano tra dipendenti assunti prima o dopo la riforma e intervenire sulla precarietà e sui problemi della sicurezza e degli appalti, per fare in modo che le aziende si assumano la piena responsabilità di ciò che accade durante l’intera catena.
Il referendum si terrà una domenica tra il 15 aprile e il 15 giugno, la data deve ancora essere fissata dalla premier Meloni, alla quale si chiederà, in un incontro nazionale deciso per l’11 marzo, di rendere possibile il voto ai fuori sede, studenti e lavoratori. Durante sottolinea l’importanza del voto e dell’esercizio diretto della democrazia: “C’è bisogno del quorum, c’è bisogno che il 50% più 1 si rechi alle urne: per questo noi puntiamo a fare iniziative in ogni angolo della Sardegna per far sì che anche dall’Isola il contributo al raggiungimento del quorum arrivi e sia qualificato”.
Intanto per giovedì 6 appuntamento alla Fiera di Cagliari: “Sarà una grande assemblea di quadri, delegati, dirigenti e militanti della Cgil e dei cittadini che vorranno ascoltare le ragioni che ci hanno portato a raccogliere le firme”, ha detto il segretario della Cgil sarda. “Non appena sarà resa nota la data di svolgimento del referendum, noi organizzeremo comitati di supporto, iniziative a sostegno e avvieremo la campagna elettorale in tutti i comuni della Sardegna. Puntiamo a costituire un comitato di supporto ai referendum e del diritto di cittadinanza in ogni paese, frazione, angolo della Sardegna. E, da qui alla campagna elettorale, di mobilitare la maggioranza dei cittadini per andare a votare”.