Meno di tre settimane fa la tragedia davanti alla scuola con la morte di Beatrice Loi, la 17enne investita mentre attraversava la strada per andare a seguire le lezioni. Ora la protesta: venerdì a Cagliari in viale Colombo, lato pineta, accanto all’istituto Leon Battista Alberti, gli studenti formeranno una catena umana sulle strisce pedonali. Prevista una marcia sino a Piazza dei Centomila. E lì si farà rumore con gli interventi al megafono e i fischietti. Conclusione della manifestazione in piazza Bonaria alle 12.
“Invitiamo tutti gli studenti di Cagliari, genitori, cittadini e chiunque voglia dire No a questa vergognosa mancanza di sicurezza – è l’appello lanciato dai ragazzi dell’Alberti, il liceo di Beatrice – Unitevi a noi, perché uniti possiamo far sì che il cambiamento inizi. Nessuno di noi può più tollerare ricorrenti incidenti e tragedie continue”.
“Quanto vale la sicurezza di uno studente?”, chiedono, “A quanto pare, per il Comune di Cagliari, meno di un dosso o di un semaforo. Noi, studenti del liceo scientifico e linguistico Alberti, diciamo Basta. Da anni, le strade davanti alle scuole di Cagliari rappresentano un pericolo mortale. Incidenti continui, feriti, e tragedie evitabili. Attraversare la strada per entrare in classe non può essere una roulette russa. Non vogliamo comparire sui prossimi titoli di cronaca nera”.
In due punti le motivazioni della protesta: “Studenti e lavoratori della scuola rischiano ogni giorno la vita per attraversare la strada andando a scuola. Macchine a tutta velocità ignorano le strisce pedonali. Senza adeguati controlli, dossi o semafori, ogni attraversamento è un rischio inaccettabile”. Secondo: “Indifferenza istituzionale: dossi, semafori, nonni vigile, richieste semplici, ignorate. Da anni chiediamo misure di sicurezza su viale Colombo. Da anni riceviamo totale silenzio. La nostra pazienza è finita. Chiediamo interventi immediati, non solo per la nostra scuola, ma per tutte le scuole di Cagliari. Proteggere gli studenti non deve più essere un optional”.