Celebrazione nel 2025 dei 29 anni di Monumenti Aperti a Cagliari: debutta l’ex scuola Mereu.
Monumenti aperti 2015 a Cagliari. Torna la manifestazione che valorizza il patrimonio culturale della città con l’entusiasmo di oltre 5000 volontari, in gran parte studenti e studentesse, pronti a fare da guide per due giorni, sabato 17 e domenica 18 maggio. L’edizione di quest’anno porta con sé un’importante novità: il progetto si espande a livello nazionale, grazie a un bando del Ministero del Lavoro, coinvolgendo 87 comuni in 19 regioni e aprendo al pubblico 800 monumenti.
“Dove tutto è possibile” diventa il tema ispiratore di questa edizione speciale. Cagliari, città d’origine del progetto, guida ancora una volta il movimento con un’offerta culturale ampia, accessibile e diffusa. I visitatori potranno scegliere tra 58 monumenti, distribuiti in sei aree tematiche che raccontano storia, spiritualità, paesaggio e tradizioni del capoluogo sardo. Castello ospita i luoghi “della rocca e dei suoi secoli”, mentre Marina e via Roma narrano di “approdi, genti e passaggi”. A Stampace ci si immerge “tra santi e grotte”, mentre Villanova e Bonaria parlano “di pietre, orti e antichi giardini”. Le zone fuori dal centro rientrano nell’area “di gemme fuori dal centro” e Pirri diventa “l’antica villa contadina”.
Tra le novità, spiccano l’apertura della Scuola all’Aperto “Attilio Mereu”, il nuovo allestimento delle Collezioni Archeologiche dell’Università di Cagliari e il restauro dell’organo della chiesa di Sant’Antonio Abate.
Gli itinerari tematici
La manifestazione offre anche itinerari tematici, come Il Trentapiedi dei Monumenti, GeoTour e Archeotour al colle di Sant’Elia. Non mancano concerti in luoghi suggestivi grazie alla collaborazione con il Conservatorio di Cagliari e tante attività per famiglie, tra cui una caccia al tesoro a Stampace.
Spazi artistici indipendenti aprono le porte con Open Studios, mentre mostre, laboratori e performance animano la città. In nome dell’inclusione, Monumenti Aperti a tutti propone visite accessibili in LIS e in più lingue, percorsi per persone con disabilità e servizi speciali di trasporto.
Cagliari si conferma così capitale della cultura diffusa, dove ogni monumento diventa una storia da vivere, ogni strada un’occasione di scoperta e ogni visita un atto di partecipazione.