In aumento l’acqua negli invasi artificiali della Sardegna, allo scorso 31 marzo, 1053,59 milioni di metri cubi di acqua, ossia il 57.7% del volume invasabile nelle dighe. Oltre il 3% in più rispetto alla fine dello scorso febbraio: è il merito delle ultime piogge e nevicate. Tuttavia, c’è un calo del 10% rispetto a marzo 2024. E la fotografia dell’ultimo monitoraggio dell’Autorità di Bacino regionale. A soffrire la sette oggi sono i bacini del Sulcis e della Nurra. In quest’ultima regione l’indice di sistema è vicino allo zero con il Bidighinzu vuoto (lo era già a febbraio), il Cuga ridotto ormai a una grande pozzanghera con il 22% di acqua invasata e il Temo (Monte Leone Roccadoria) al 18%. Nell’Alto Cixerri l’indice di pericolosità è allo 0.13 con Punta Gennarta che contiene soli 3 milioni di metri cubi (il 25%) mentre è praticamente vuoto l’invaso di Medau Zirimilis.
Il Flumendosa-Campidano-Cixerri ha gli invasi pieni al 43% ma il Medio Flumendosa ha un indice di pericolosità dello 0.14 (0.20 il dato complessivo del sistema Tirso-Flumendosa). Al 100% della capienza i sistemi idrici del Posada Cedrino (Nuorese) e Sud Orientale. Bene anche il Liscia (Gallura) con oltre il 76%. Rispetto a un mese fa va meglio anche il Tirso con oltre il 74%, ma a fine marzo 2024 i bacini erano pieni al 99%, cioè -25%.