Le piogge delle ultime settimane hanno dissetato un poco la Sardegna, alle prese con una vera e propria crisi idrica. Emergenza siccità, dunque, che subisce una battuta d’arresto, ma non certamente rientrata. Soprattutto nelle campagne e in quei paesi del Nuorese che hanno adottato alcune restrizioni per l’uso potabile dell’acqua.
Lo evidenziano i dati e i grafici dell’ultimo bollettino dei serbatoi artificiali del sistema idrico multisettoriale della Sardegna, emesso dall’autorità di Bacino dell’Isola.
Numeri che continuano a fare preoccupare e non poco. Negli invasi sardi infatti le scorte idriche al 31 ottobre 2024 sono al 39,7%, pari a 725,2 milioni di metri cubi di acqua disponibile. Un anno fa, al 31 ottobre 2023, le scorte erano pari a 936,5 metri cubi, il 51,3%.
Restano critici i settori del Nuorese, come detto, e il Sulcis. Qui, addirittura, la diga di Medau Zirilimis resta vuota, mentre quella di Bau Pressiu passa da 0 al 3,3%.