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Mastelli per i rifiuti Mastelli per i rifiuti

L’assessora: “Boom della Tari a Cagliari? Colpa del caro prezzi e di chi abbandona la spazzatura ”

L’opposizione attacca il il sindaco Zedda: Ma la giunta si difende. Debellare la piaga dell’abbandono dei rifiuti, già da solo ci consentirebbe un risparmio di quasi 2 milioni all’anno”
La Redazione
Mastelli per i rifiuti

E’ ancora polemica sul caro della tari. L’opposizione attacca Zedda, ma la giunta si difende e scarica la responsabilità sul rincaro delle materie prime e sui “caddozzi”.

“Zedda aumenta la Tari e Giua Marassi scarica le colpe sulla Todde: la verità è che sono tutti responsabili”, attacca Roberto Mura, consigliere di Alleanza Sardegna, “a Cagliari la Tari aumenta e lo sanno bene i cittadini e le attività produttive che nelle prime bollette dell’era Zedda si sono visti aumentare la tassa di almeno 100 euro per le abitazioni e anche di 400 euro per le attività produttive.

Ma da dove derivano questi aumenti? Dalle delibere approvate dal commissario nominato dalla Todde e che ha governato la Città tra Truzzu e Zedda: fatto che “stranamente” l’assessore Giua Marassi si dimentica di ricordare (fa un vago riferimento a chi l’ha preceduta). Ma il sindaco Zedda non ha nessuna responsabilità? Dati alla mano ne ha almeno due (per il momento)”.

Mura ricorda che nel suo primo bilancio Zedda ha confermato gli aumenti del costo del servizio: 4,7 milioni nel 2024, 6,7 milioni nel 2025 e 8 milioni nel 2026.

E che Zedda insiste su una raccolta differenziata basata totalmente sul porta a porta: “Sistema che costa di più perché su un costo totale di 344 milioni per sette anni, la manodopera, tra personale e macchinari, costa 253 milioni di euro.

Come cittadini abbiamo già visto in questi sette anni che questo sistema (voluto da Zedda dal 2017) non porta a una città più pulita e nemmeno a una Tari più contenuta (con particolari disagi per le persone con problemi di deambulazione): inoltre i cittadini che fanno bene la differenziata vengono penalizzati (in particolare famiglie e attività produttive). Zedda”, conclude, “insiste imperterrito sul porta a porta estremo: perché lo fa se è il sistema che costa di più e che crea maggiori disagi per i cittadini?”

E non tarda ad arrivare la replica dell’esecutivo: “Occorre precisare che l’aumento che i cagliaritani si sono visti recapitare si basa su un bilancio non approvato dalla nostra Amministrazione (insediatasi a luglio) e sul quale il quadro normativo ci ha impedito di intervenire. Questo non significa che intendiamo scaricare le responsabilità sugli altri ma è un dato di fatto”, spiega l’assessora Luisa Giua Marassi, “cosa è aumentato? Il costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti (per intenderci, l’appalto in corso) è indubbiamente aumentato, anzitutto a causa dell’aumento generale dei prezzi (carburante, forniture e soprattutto personale). E questo è indipendente dalla volontà di qualunque amministrazione.

Inoltre, negli ultimi anni, il costo dell’appalto in corso è aumentato per l’aggiunta di alcuni servizi integrativi che dovevano servire a temperare il sistema del porta a porta (come la corriera ecologica e le isole ecologiche) e altri servizi necessari o ritenuti tali. Debellare la piaga dell’abbandono dei rifiuti, già da solo ci consentirebbe un risparmio di quasi 2 milioni all’anno. Occorre dunque convincersi che un comportamento sempre più corretto e rispettoso delle regole da parte di noi cittadini rappresenta la vera chiave per un contenimento della tassazione e per una città più pulita e decorosa. Cagliari è la nostra casa, non dimentichiamolo”.

”.

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