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La Sardegna e i turisti celebrano Sant’Efisio a Cagliari, tripudio di colori e suoni

Edizione 369 da record, in tanti dietro le tribune e lungo le strade del centro storico per ammirare traccas, gruppi storici ma soprattutto lui, il protettore di un’intera Isola. I turisti? Ci sono stati: gruppi di toscani e lombardi, poi confermata la presenza di polacchi, inglesi e tedeschi
La Redazione

Efisio riceve l’abbraccio, confermato nella fede, nei colori, nella gioia e nella speranza di un intero popolo. L’edizione 369 della festa è iniziata nel migliore dei modi: cielo limpido, tanti turisti incuriositi da traccas e abiti tipici e cagliaritani e sardi doc che, invece, sapevano tutto l’iter a memoria: le messe sin dalla mattina, dalle 10 l’uscita dei carri di 75 comuni attorniati da centinaia di figuranti, poi l’arrivo dei miliziani, la messa principale di mezzogiorno col cocchio sempre più protagonista e poi lui, Efisio, da Stampace a via Roma accolto dagli applausi e dalle preghiere di migliaia di persone. Lo stop “obbligato” sotto il Comune, il saluto delle autorità civili, militari e religiose e, in parallelo, i sorrisi sinceri e genuini dell’Alter Nos Marzia Cilloccu.

Poi, col suono di launeddas e il tappeto di petali ancora belli freschi, via al viaggio sino alle rovine di Nora. Con tutta Cagliari che attende di poter riabbracciare Efisi, martiri gloriosu, domenica notte.

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