Gli effetti della politica nazionale sul comune di Cagliari e gli enti locali: sono questi in temi discussi al circolo “Sergio Atzeni”, sede del Partito Progressista cittadino.
A destare preoccupazione fra i consiglieri, all’apertura del dibattito da parte della deputata progressista Francesca Ghirra, sono i possibili effetti sugli enti locali dati dall’attuale legge di Bilancio proposta da governo, in caso di approvazione.
Giovanni Porrà, consigliere comunale per Cagliari Avanti e presidente della Commissione Bilancio, pone l’accento sul ridimensionamento delle risorse FSC già nel 2024: “Già quest’anno abbiamo subito un taglio sul Fondo di Solidarietà Comunale che ha gravato sul Comune di Cagliari per circa 1,5 milioni di euro”.
E sottolinea preoccupato: “Si aggiungono ora ai fondi sottratti alle cagliaritane e ai cagliaritani altri tagli significativi che riguarderanno nei prossimi anni una diminuzione della spesa disponibile per la gestione ordinaria del Comune”.
E ancora “viene richiesto ai Comuni un ulteriore contributo alla finanza pubblica, rispetto a quello previsto a legislazione vigente, che per Cagliari potrebbe pesare sulla spesa corrente per circa 1,5 milioni di euro per l’anno 2025, 3 milioni per ciascuno degli anni dal 2026 al 2028 e 5 milioni per l’anno 2029”.
Per Laura Stochino, presidente del gruppo consiliare Sinistra Futura, «ridurre agli enti locali la spesa corrente disponibile come proposto dal Governo Meloni significa mettere a rischio i servizi alla cittadinanza. Servizi che i Comuni invece necessitano di incrementare, spesso anche per sopperire alle mancanze dei servizi statali”.
“Con la spesa corrente inoltre – aggiunge Paola Mura, consigliera comunale Progressista – si finanziano le attività di animazione culturale e sociale, oggi fondamentali per la coesione delle comunità locali, il supporto alle giovani generazioni, la creazione di occasioni di incontro e crescita in risposta alle condizioni di solitudine: spese che andrebbero incrementate ma che il governo vuole ridurre”.
“Ai danni al bilancio dei Comuni – spiega il Presidente del gruppo consiliare del Partito Progressista Alessio Alias – la proposta di legge del governo aggiunge il taglio delle assunzioni di personale del 25%. In pratica per ogni 4 euro “risparmiati” con i pensionamenti il Comune ne potrà spendere solo 3 per le assunzioni. Ciò avrà gravi ricadute sulla qualità dei servizi erogati al cittadino”.
Matteo Massa, consigliere comunale e coordinatore cittadino del Partito Progressista, attacca: “Siamo davanti a tagli lineari dannosi e iniqui, proposti dal governo Meloni, che non tengono conto della condizione di ciascun ente e vanno a impattare in eguale misura sui bilanci sani e che garantiscono servizi, come quello di Cagliari, e su quelli che invece contengono sprechi, sui Comuni sotto organico come su quelli sovradimensionati. Si puniscono i numerosi Comuni virtuosi con la motivazione di provare a ridurre gli sprechi dei pochi meno virtuosi: i primi subiranno l’effetto di un taglio dei servizi, i secondi un equivalente taglio parziale delle spese superflue. Una proposta che chiediamo con forza venga modificata”.