Eseguiti gli interventi di successo al Policlinico con le prime chiusure percutanee del forame ovale pervio.
Innovazione e alta specializzazione al servizio della salute cardiovascolare. Interventi di successo al Policlinico Duilio Casula di Cagliari sono state eseguite con successo le prime due procedure di chiusura percutanea del forame ovale pervio (PFO), una condizione congenita che, se non trattata, può aumentare il rischio di ictus, anche in soggetti giovani e in apparente buona salute.
Gli interventi, effettuati nella sala di Cardiologia Interventistica, rappresentano un importante traguardo per la struttura sanitaria sarda e sono stati possibili grazie a un lavoro d’équipe multidisciplinare. Hanno partecipato cardiologi interventisti, ecografisti, infermieri, tecnici di radiologia e anestesisti, in una sinergia che ha garantito sicurezza ed efficacia.
A guidare l’operazione il dottor Mauro Cadeddu, responsabile dell’Unità di Emodinamica, con il supporto della professoressa Roberta Montisci, direttrice della Cardiologia con UTIC. La supervisione scientifica a cura di al professor Massimo Chessa, uno dei massimi esperti italiani di cardiologia strutturale e responsabile del centro di Cardiologia ed Emodinamica Pediatrica e dell’Adulto Congenito all’IRCCS Policlinico San Donato, nonché professore all’Università Vita-Salute San Raffaele. Decisivo anche il contributo del reparto di Anestesia e Rianimazione, rappresentato dal dottor Gian Nicola Aru.
Il forame ovale pervio
Il forame ovale pervio è un piccolo passaggio tra gli atri del cuore che normalmente si chiude dopo la nascita. Tuttavia, in circa un quarto della popolazione questo canale rimane aperto, spesso senza provocare sintomi. Nei pazienti tra i 18 e i 60 anni colpiti da ictus criptogenetico — ovvero senza causa apparente — la chiusura percutanea rappresenta oggi la soluzione terapeutica più indicata.
La tecnica impiegata prevede l’inserimento di un dispositivo attraverso una vena, con l’obiettivo di chiudere il passaggio anomalo e prevenire il passaggio di coaguli potenzialmente responsabili di ictus cerebrali.
Con queste prime due procedure, il Policlinico Duilio Casula si conferma centro all’avanguardia nella cura delle cardiopatie strutturali, offrendo ai pazienti sardi soluzioni terapeutiche d’eccellenza senza la necessità di rivolgersi a strutture fuori regione.