Intelligenza artificiale e Sardegna: secondo il dossier del Centro Studi della Cna Sardegna l’introduzione dell’intelligenza artificiale e dell’automazione nel territorio isolano porterebbe una perdita di circa 59.253 posti di lavoro, il 10,3% dell’occupazione attuale: circa 105.620 posti di lavoro messi a rischio (18,3% degli occupati) contro 46.367 nuovi. Allo stesso tempo il dossier evidenzia un effetto positivo dell’IA sull’economia sarda, che farebbe nascere nuove opportunità in tutti i settori. “La chiave per governare questo processo cogliendo le opportunità e affrontando i rischi – evidenziano Luigi Tomasi e Francesco Porcu, rispettivamente presidente e segretario regionale della Cna Sardegna – è quella di investire in maniera efficace in formazione e riqualificazione professionale, sviluppando politiche per l’inclusione dei lavoratori nei settori emergenti, il riposizionamento dei lavoratori esclusi e promuovendo una strategia di sviluppo che integri sostenibilità e innovazione tecnologica, welfare attivo e welfare passivo. Ma per raggiungere questi obiettivi è necessaria la giusta visione strategica per anticipare i tempi”.
La Cna sarda ha stimato che nell’ipotesi di piena implementazione delle nuove tecnologie nei processi produttivi, in Sardegna il saldo occupazionale netto sarebbe nel complesso negativo e i posti di lavoro a rischio sarebbero quelli legati a mansioni più tradizionali.
Nonostante una struttura economica poco industriale e incentrata su PA, turismo, artigianato e agricoltura, l’Isola vedrebbe una crescita del valore aggiunto del +12,8%, pari a circa 5 miliardi di euro, ottenibile esclusivamente implementando, nel settore privato e nel settore pubblico, le nuove tecnologie di intelligenza artificiale per l’automazione e per l’ottimizzazione dei processi produttivi.
I settori più vulnerabili sono quelli caratterizzati da un’alta percentuale di mansioni manuali e ripetitive, che possono essere facilmente sostituite da macchine o da altri sistemi di automazione, come l’industria, l’agricoltura o la logistica. Di contro, i settori legati alla digitalizzazione e all’innovazione tecnologica saranno motori di crescita occupazionale, come ITC, professioni ad alto valore aggiunto (stima del +41,1%), e attività finanziarie e assicurative (aumento potenziale del 31,9%).


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Intelligenza artificiale, in Sardegna a rischio 60 mila posti di lavoro
Industria, agricoltura e logistica i settori più penalizzati. Ma quelli legati alla digitalizzazione e all’innovazione tecnologica saranno motori di crescita occupazionale
La Redazione
L'intelligenza artificiale entra nella didattica delle scuole italiane.