A Genova arrivano i primi rigori dell’inverno, ma per sfortuna dei genoani sono a favore del Cagliari. Piccoli e compagni pareggiano 2-2 un incontro girato a loro favore nell’ultimo quarto d’ora, con in campo la squadra più competitiva fra quelle mostrate da Nicola dall’inizio del torneo. Con due punte di ruolo, un’ala vera e due centrocampisti abili anche in fase di riconquista della palla.
Sarà stata l’emozione per il ritorno dove la sua carriera ha vissuto tappe importanti, ma il tecnico non ha convinto nelle scelte iniziali. Sherri in porta è un rischio per i cuori deboli e 5 gol presi un due partite qualche ragionamento devono pur farlo fare. Ma il rischio maggiore, per l’ennesima volta, il tecnico lo prende escludendo Makoumbou dall’11 iniziale a vantaggio di Marin. Perché, si dirà, visto che il rumeno viene da una serie non comune di realizzazioni? Il motivo sta nelle cifre: fino a ieri, con lui in campo dall’inizio, il Cagliari aveva colto 2 punti in 7 gare.
E anche oggi quando è uscito la sua squadra era sotto di un gol nonostante il vantaggio iniziale ottenuto da lui stesso su rigore. Ma lo schieramento finale che ha portato al pareggio di Piccoli dal dischetto, è arrivato con Luvumbo portato al suo ruolo naturale di ala in luogo di Zortea, che in quella posizione ci gioca sempre pur non essendo un’ala. Detto che l’arbitro Sozza merita di esser messo per una volta al posto della statua di Carlo Felice in piazza Yenne (due rigori a favore e per giunta in trasferta sono una rarità), bisogna ricordare che questo 2-2 è lo stesso risultato colto dal Cagliari a Marassi contro il Genoa nell’unico precedente giocato come oggi il 24 novembre.
Me l’ha detto Maurizio, un amico che nelle statistiche non sbaglia mai.
Di Nanni Boi