
Ad Orani ci capiti con una certa curiositĆ ed ĆØ quasi magico perdersi nelle sue viuzze, tra i graniti, il ferro battuto, i muri di pietra ornati con le foto di Carlo Bavaglioli che racconta Costantino Nivola tra la sua gente.
Unāatmosfera unica che trasmette lampi di storia. Il paese di Niffoi, Delitala, Nivola e soprattutto di Marianna Bussalai, la minuta donna che da Orani si oppose in maniera determinata e indomita alla violenza repressiva del fascismo. Una poetessa autodidatta, poco fortunata con la salute che oggi, rappresenta un baluardo inabbattibile della donna Sarda, con i suoi scritti, le sue idee, il suo modo di rappresentare la sarditĆ .
In questi giorni ad Orani si stanno girando le riprese del film che l’abile regista Gianluca Medas (al suo secondo lungometraggio dopo āIl processo a Emilio Lussuā) sta realizzando con un cast di alto livello.
La protagonista che interpreta Marianna Bussalai ĆØ Marisa Serra da Dorgali, una ragazza che ha giĆ avuto un grande successo nell’interpretare Grazia Deledda in un film che sta raccogliendo recensioni eccellenti da parte dei critici e del pubblico.
Incontro Marisa Serra in quel di Orani, prima di alcune riprese sul set.
Ci racconta la sua voglia di arte, di Sardegna e di cinema, la frequenza della scuola e d’arte drammatica a Roma, il suo vivere la capitale come percorso artistico irrinunciabile, ma il suo cuore sempre votato alla Sardegna. Si racconta con dolcezza disarmante, gli occhi enormi scavano in quell’orizzonte, dove il monte Gonare sembra rappresentare un Totem esclusivo della cultura di Sardegna.
Marisa ĆØ curiosa, forte, capace di imprimere alle parole un trasporto emotivo unico. Racconta la sua partenza da Dorgali a 24 anni e il suo percorso artistico come se fosse stato impostato in un altro momento della vita. Lāattrice ci crede e soprattutto crede in quella āforza leoninaā, come lei stessa definisce, custodita nel cuore delle donne di Sardegna.
Donne come Grazia Deledda e Marianna Bussalai.
Marisa ĆØ onorata di interpretare l’eroina di Orani, sfortunata con la salute, ma di grande talento, coraggio e determinazione nella vita, essendo sempre a disposizione degli altri e vedendo nella Sardegna lo stato indipendente che aveva sempre sognato nelle sue elaborazioni mentali.
Intanto le riprese del film animano Orani, in un misto tra curiositĆ , affetto e rispettoso silenzio. Quasi sacro a giudicare lāatmosfera in cui si muovono staff e protagonisti. I ciak si moltiplicano e il regista Gianluca Medas dirige l’orchestra come in un concerto di musica classica, attento, sereno ed esigente, non si lascia niente al caso, la Sardegna si racconta col cuore.