Anche senza la tradizionale banda musicale ad accompagnare il corteo, Cagliari celebra oggi, 25 aprile, la Festa della Liberazione con una partecipazione intensa e simbolica. Nella ricorrenza dell’80° anniversario della liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista e dal regime fascista, il capoluogo sardo rende omaggio alla memoria collettiva con il consueto corteo cittadino e la deposizione delle corone commemorative al Parco delle Rimembranze.
Alla cerimonia prenderanno parte le autorità civili e religiose, il presidente del Consiglio regionale e il sindaco di Cagliari. Un omaggio sobrio, ma profondamente sentito.
“Credo che anche Papa Francesco non avrebbe voluto che non si celebrasse il 25 aprile a causa di un lutto, anche se lo riguarda personalmente”, ha dichiarato Antonello Murgia, coordinatore regionale dell’Anpi, ai microfoni dell’Ansa. “In un primo momento avevamo coinvolto la banda musicale per accompagnare il corteo, ma alla fine abbiamo optato per un solo trombettiere, che ha eseguito il Silenzio e l’Inno di Mameli dal Parco delle Rimembranze”.
Il corteo partrà da piazza Garibaldi, snodandosi per le vie del centro con una tappa in via Sonnino per la deposizione di una corona, per poi concludersi in piazza del Carmine. Nonostante l’assenza della banda, le celebrazioni manterranno la consueta struttura, compreso il canto di Bella ciao, eseguito coralmente dai partecipanti.
“È una giornata di festa, sì, ma le nostre manifestazioni non sono mai state eccessivamente folcloristiche”, ha aggiunto Murgia. “Sulla sobrietà ci sarebbe da discutere: ieri si sono giocate le partite di Serie A, che forse potevano essere considerate meno rilevanti rispetto all’ottantesimo anniversario della Liberazione”.
Le celebrazioni si concluderanno nel segno della memoria, della sobrietà e della consapevolezza storica, ribadendo ancora una volta il valore del 25 aprile come momento fondante della democrazia italiana.