C’ĆØ subito un po’ di Sardegna nel nuovo pontificato di Papa Leone XIV. Almeno, se non in modo diretto, indiretto. Nella prima messa del nuovo Pontefice, infatti, il Vangelo ĆØ stato letto da don Davide Ambu, religioso 31enne originario di Capoterra. Ć toccato a lui avvicinarsi al Santo Padre per la classica benedizione-preghiera del libro e, poi, proclamare la sacra parola davanti agli occhi di tutto il mondo. La prima celebrazione pubblica del Papa americano, infatti, ĆØ stata seguita praticamente da tutti i fedeli sparsi per il globo.
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Grande festa a Capoterra: "Don Davide Ambu, per noi Davide, nostro compaesano, ha letto il Vangelo alla prima messa celebrata da Papa Leone XIV", osserva, felice, il sindaco Beniamino Garau. "Una vocazione la sua che oggi lo porta a vivere a Roma, dove studia ormai da 5 anni alla UniversitĆ Pontificia Gregoriana. Grazie Davide".
CHI Ć DON DAVIDE AMBU, ACCANTO A PAPA LEONE XIV ALL'ESORDIO
Come si legge nel sito del Seminario di Cagliari, dove si ĆØ raccontato l'anno scorso, vengo dalla parrocchia Sant'Efisio di Capoterra. Sono il primo dei tre figli maschi della mia famiglia e ho due sorelle maggiori. Sono entrato in Seminario a 23 anni, da giovane appena neo-laureato in ingegneria chimica. Il passaggio dal mondo accademico al mondo del seminario non ĆØ stato netto, ma potremmo dire graduale: durante lāanno propedeutico mi sono potuto congedare definitivamente con ingegneria, conseguendo lāabilitazione alla professione.
Gli indizi della mia vocazione furono attentamente colti dalla mia comunitĆ parrocchiale, specialmente dagli amici del coro: frequentavo regolarmente la parrocchia e mi impegnavo nelle varie realtĆ con spirito di servizio (catechesi, scout, ministranti).
Diciamo che la mia ĆØ una vocazione riconosciuta ben presto dalla comunitĆ , ma accettata da me solo in un secondo tempo. In che contesto si svolge il tuo cammino formativo? Da poco più di 5 anni la mia formazione avviene a Roma, presso lāAlmo Collegio Capranica, una realtĆ che vede vivere insieme circa 50 tra presbiteri, diaconi e seminaristi provenienti da diverse parti del mondo. Insieme agli studi presso la Pontificia UniversitĆ Gregoriana la mia formazione può dirsi dallāampio respiro internazionale.
Sono stato con compagni originari della Cina e del Timor Est, del Madagascar e della Nigeria, della Bolivia e dellāEcuador. La formazione ĆØ solitamente caratterizzata dalle esperienze più variegate e da tanti incontri.
In questi anni ho ricevuto tanta accoglienza dai parroci della nostra diocesi: San Luca a Quartu, Ussana, San Sebastiano a Cagliari, NS delle Grazie a Sestu e Quartu.
Ho visto diversi stili e accenti dei nostri preti, tutti accomunati dallāessere pastori di un piccolo popolo.