“Morire è un lusso”, commenta Stefania Loi, consigliera comunale Fdi l’aumento delle tariffe cimiteriali deciso a Cagliari dalla giunta Zedda. “Il costo medio di un loculo è aumentato di 100 euro”, accusa Loi, “da mille e 82 euro a mille 182. Il ragionamento di questa giunta è semplice: nelle altre città italiane i costi sono più alti, adeguiamo quindi quelli di Cagliari.
Sarebbe interessante verificare se anche i servizi erogati nelle altre città prese ad esempio siano pari a quelli erogati a Cagliari. Il modus operandi non si discosta molto da quello utilizzato per l’aumento Tari adottato sempre da questa Giunta. E nel frattempo aumentano i costi per I cittadini”.
L’aggiornamento, ha stabilito l’esecutivo, è stati fissato al 10% con l’applicazione del criterio di arrotondamento all’unità di euro superiore se le prime due cifre decimali sono pari o superiori a 50 centesimi di Euro. Gli adeguamenti proposti, si legge nel documento, “porteranno le tariffe a un livello comunque inferiore alla media di quelle praticate a livello nazionale nei Comuni con un numero di abitanti vicino a quello della città di Cagliari”. Inoltre andrà diversificata anche la tariffa sulla sosta dei feretri, perché il cimitero di San Michele costituisce un punto di riferimento sia a livello di area vasta che regionale, perché “transitano e restano in sosta, spesso anche per un lasso di tempo considerevole, molti feretri destinati ad altri Comuni per ragioni riconducibili a cremazione, sepoltura o trasporto e che ciò comporta impegnative attività di organizzazione e gestione degli spazi all’interno della struttura, e occorre diversificare la tariffa inerente la sosta dei feretri sia in ragione della residenza del defunto che dei giorni di sosta trascorsi nelle apposite sale della struttura cimiteriale”.