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Il caso decadenza in Parlamento, Fdi: “Il Governo intervenga contro Todde”

Botta e risposta dal centrodestra e centrosinistra. Mura di Fratelli d’Italia attacca. Lai, Pd: “La destra vuole ribaltare l’esito delle elezioni in Sardegna”
La Redazione

Intervento in Aula della Camera, quanto fatto dal deputato di Fratelli d’Italia Francesco Mura, per la richiesta di un’informativa urgente al Ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli, su quanto sta accadendo in Sardegna in merito alla decadenza della presidente Todde.

“Ritengo, infatti, – si legge in una nota – che lo scontro istituzionale abbia raggiunto l’apice dopo che nei giorni scorsi il consiglio regionale ha votato a maggioranza una mozione per esercitare il conflitto di attribuzioni, mettendo in discussione il ruolo dello Stato e le competenze della stessa magistratura nei confronti della regione. Uno strumento, che eleverebbe la Sardegna al pari dello Stato e che sarebbe forse giustificabile se venisse esercitato per le grandi vertenze che, purtroppo, condannano l’isola a difficili condizioni sociali ed economiche, non certo per la conservazione delle poltrone della giunta regionale.
Questo è inaccettabile. Nessuno della maggioranza fino ad oggi ha voluto utilizzare il caso Todde in modo strumentale, perché siamo convinti che il garantismo sia un valore assoluto. Il MoVimento 5 Stelle si sta dimostrando, invece, giustizialista con gli altri e garantista con sé stesso. La misura è colma. Auspico, pertanto, che il Governo coinvolga il Parlamento sulla vicenda”.

Alla richiesta del centrodestra di un intervento del Governo nella vicenda risponde il deputato PD Silvio Lai. “Sbagliato perché interviene nella separazione dei poteri giudiziario ed esecutivo trattandosi di una vicenda sulla quale sono chiamati ad esprimersi la magistratura in un primo grado di giudizio e la corte costituzionale per la possibile materia non definita dalla legge 515 del 1993 per le cariche monocratiche – sottolinea -Impropria perché qualora il Governo esprimesse un giudizio questo apparirebbe un’indebita influenza nell’amministrazione della giustizia che deve avvenire con la massima autonomia e libertà”.
“Anziché quindi apparire come chi tenta di ribaltare tramite il Governo il risultato elettorale dei sardi che hanno scelto il centro sinistra – attacca Lai – bene farebbe la destra a darai una calmata, attendere con pazienza gli esiti delle decisioni della magistratura e lasciare nel frattempo che chi ha la responsabilità di guidare la Sardegna lo possa fare senza pressioni improprie, che peraltro sarebbero indiziarie di un’idea inadeguata della autonomia speciale della Sardegna. Chi vuole il bene dell’isola non dovrebbe lavorare per lesionarne l’autorevolezza e l’autonomia”.

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