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Caos rifiuti a Cagliari: arrivano 3 nuovi ecocentri

Guerra alla spazzatura selvaggia. Slitta la realizzazione del nuovo spazio per i rifiuti in via Abruzzi. “La giunta Truzzu non è riuscita a spendere le risorse in tempo e abbiamo perso i fondi europei. Ma l’opera si farà”, spiega l’assessora all’Ecologia Giua Marassi. Ecco dove nasceranno le altre due strutture in città
Ennio Neri

Guerra ai rifiuti selvaggi. Arrivano 3 nuovi ecocentri in città: strutture dove conferire la spazzatura differenziata al di fuori degli orari previsti dal servizio “porta a porta”. Il primo a diventare realtà sarà quello di via Abruzzi (anche se la realizzazione è slittata). Un secondo verrà realizzato in viale Monastir e un terzo nascerà in via dei Valenzani (o in un altro punto del capoluogo, se l’amministrazione dovesse rendersi conto dell’impossibilità tecnica di costruire l’opera accanto all’asse mediano).

Via Abruzzi arriverà in ritardo. L’opera ha perso tutti i finanziamenti dell’Europa a causa delle lungaggini legate alla procedura di costruzione, dovute anche alla necessità di bonificare il sottosuolo per la presenza di ordigni bellici risalenti al secondo conflitto mondiale. “Ma abbiamo trovato nel bilancio i fondi per andare avanti”, assicura l’assessora all’Ecologia urbana Luisa Giua Marassi, “il progetto esecutivo sta subendo dei ritardi dovuti al fatto che nel sottosuolo abbiamo riscontrato la necessità di fare un’importante bonifica legata alla potenziale presenza di ordigni bellici”, spiega Giua Marassi, “sono state reperite anche falde acquifere e metalli che interferiscono pesantemente con la bonifica. Stiamo procedendo alla redazione della variante di progetto che ha richiesto lo stanziamento di ulteriori fondi.  Successivamente alla bonifica”, aggiunge, “inizieremo coi lavori di realizzazione dell’ecocentro che avranno una durata di circa 10 mesi salvo imprevisti”.

L’ecocentro, inizialmente finanziato con fondi React EU, è attualmente sostenuto da fondi di bilancio.

L’esponente della giunta Zedda, spiega che “il definanziamento dei fondi europei era stato progressivamente disposto dalla precedente Giunta per la impossibilità di spendere le risorse entro dicembre 2024, limite temporale richiesto dalle norme europee che regolano la gestione di questa categoria di finanziamenti”.

E proprio ieri è stato definanziato un ultimo importo residuo di circa 200 mila euro per le stesse ragioni.

“Ad ogni modo l’ecocentro verrà realizzato (previa variante e attuazione dei lavori di bonifica bellica e relativi al sottosuolo) e abbiamo già lo stanziamento in bilancio, al quale dovranno essere aggiunte risorse per completare i suddetti lavori”, conclude l’assessora all’Ecologia urbana.

E dopo via Abruzzi la città avrà almeno altri due ecocentri.

Quello di via dei Valenzani è stato bocciato dal Consiglio di Stato dopo il ricorso dei residenti della zona e gli uffici tecnici dell’amministrazione comunale sono al lavoro per cercare una soluzione o nello stesso punto ma con caratteristiche differenti, oppure in un’altra zona della città.

Un ultimo ecocentro  sarà realizzato, con spesa a carico dell’impresa che si è aggiudicata l’appalto per il servizio di raccolta dei rifiuti in città, in viale Monastir (all’ingresso del centro commerciale “Le Fornaci”).

Gli ecocentri prevedono una zona di conferimento dei rifiuti non pericolosi, attrezzata con contenitori scarrabili, accessibile attraverso una rampa che conduce a una piattaforma sopraelevata, per rendere agevoli le operazioni di scarico da parte degli utenti. Una seconda zona, protetta dagli agenti atmosferici con sistemi di copertura, dedicata al conferimento dei rifiuti pericolosi (batterie esauste, farmaci scaduti, barattoli di vernice e simili) e al deposito dei rifiuti costituiti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (frigoriferi, condizionatori, lavatrici, televisori, apparecchiature informatiche, sorgenti luminose);

Una terza zona dedicata al deposito di rifiuti non pericolosi in contenitori di minori dimensioni e la separazione delle aree dedicate agli utenti da quelle destinate alla movimentazione dei contenitori e agli operatori del servizio di raccolta dei rifiuti urbani. Infine una fascia perimetrale recintata e piantumata con essenze arbustive e arboree autoctone e la presenza costante di operatori di ausilio agli utenti per il conferimento dei rifiuti e per un più agevole e razionale raggruppamento dei materiali prima del loro avvio a recupero o a smaltimento.

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