Cagliari, 2 cameriere al lavoro in nero: chiuso un hotel
Cagliari, 2 cameriere al lavoro in nero: chiuso un hotel. I controlli dellāIspettorato del lavoro (Iam) di Cagliari-Oristano, effettuati durante il fine settimana, accendono i riflettori su un fenomeno che continua a colpire il settore turistico: il lavoro nero. Gli ispettori, impegnati in attivitĆ di vigilanza anche nelle ore serali, hanno riscontrato irregolaritĆ gravi in diversi pubblici esercizi della fascia costiera, tra hotel e ristoranti del Sud Sardegna.
In un noto albergo situato lungo la costa sud dellāisola, gli ispettori hanno trovato due cameriere ai piani impiegate senza alcuna comunicazione formale di assunzione. Le due lavoratrici costituivano lāintero personale in servizio al momento dellāispezione. L’intervento si ĆØ concluso con la sospensione immediata dellāattivitĆ imprenditoriale, lāapplicazione di una sanzione aggiuntiva da 2.500 euro e lāavvio delle procedure per due maxisanzioni da 3.900 euro ciascuna.
Situazione ancora più preoccupante in un ristorante del Sulcis, meta frequentata da turisti e residenti durante il periodo estivo. Gli ispettori, intervenuti di notte, hanno verificato la presenza di otto dipendenti, ma sei di loro non risultavano assunti regolarmente. Il 75% della forza lavoro operava dunque in condizioni totalmente prive di tutela. Anche in questo caso lāIspettorato ha disposto la chiusura temporanea del locale, con una sanzione aggiuntiva da 5.000 euro, prevista per chi impiega più di cinque lavoratori in nero. A questa cifra si aggiungeranno sei ulteriori maxisanzioni, una per ciascun dipendente irregolare.
Iam ha sottolineato la necessitĆ di proseguire con controlli mirati nelle zone turistiche, dove le attivitĆ si intensificano nelle ore serali e nei fine settimana. Lāobiettivo? Contrastare lo sfruttamento lavorativo, garantire dignitĆ e diritti ai lavoratori stagionali, e promuovere una cultura dāimpresa basata sul rispetto delle regole.
La stagione estiva non può diventare una scusa per aggirare le normative. Il lavoro irregolare danneggia i dipendenti, altera la concorrenza e penalizza gli imprenditori onesti. Le ispezioni continueranno anche nei prossimi giorni, con una particolare attenzione ai settori ritenuti più a rischio.