Truffe a Cagliari. Un’operazione capillare e meticolosa dei Carabinieri ha portato alla luce un vero e proprio mosaico di raggiri in tutta la provincia.
Nove le truffe nella zona di Cagliari ricostruite nel solo ultimo mese, con oltre 53.000 euro sottratti a cittadini di ogni età. Identificati e indagati i presunti responsabili, grazie al lavoro congiunto delle stazioni dell’Arma di Serramanna, Quartu Sant’Elena, Selargius, San Vito, Villamar, Arbus, Fluminimaggiore, Villaputzu e Guspini.
Le indagini, condotte incrociando flussi bancari, tracce informatiche e riprese di videosorveglianza, hanno ricostruito un ventaglio di raggiri ben orchestrati, cuciti spesso su misura delle fragilità e delle abitudini delle vittime.
Tra i casi più eclatanti, quello di un imprenditore ultraottantenne adescato su WhatsApp da un finto broker che, con la promessa di investimenti “miracolosi”, lo ha convinto a trasferire tutto il denaro dei suoi conti correnti. Solo il tempestivo intervento dei militari ha permesso di risalire ai destinatari delle somme.
Non sono mancati i siti-fantasma per l’acquisto di polizze RCA mai attivate, le frodi bancarie tramite smishing e vishing, che hanno portato alla sottrazione di 16mila euro a una casalinga, e i falsi annunci online per la vendita di pezzi d’auto e macchine agricole, con acquirenti spariti nel nulla dopo aver incassato il pagamento.
Un altro caso ha visto protagonista un sedicente acquirente di opere d’arte che ha simulato un bonifico in tempo reale davanti alla vittima, salvo poi allontanarsi senza lasciare tracce.
Tecnologia e manipolazione emotiva: gli strumenti dei truffatori
A unire tutte le vicende delle truffe a Cagliari, spiega l’Arma, è l’uso combinato della tecnologia digitale e della leva emotiva per ottenere la fiducia delle vittime. Un mix pericoloso che rende difficile riconoscere la truffa finché non è troppo tardi.
Il materiale raccolto ha consentito ai Carabinieri di presentare alla Procura della Repubblica di Cagliari un impianto probatorio solido, fondamentale per l’avvio dei procedimenti giudiziari.
Come difendersi: i consigli dell’Arma
Per prevenire episodi simili a quelli delle truffe a Cagliari, i Carabinieri raccomandano massima prudenza davanti a offerte troppo convenienti o a richieste di pagamento urgenti. È essenziale verificare sempre l’identità dell’interlocutore tramite canali ufficiali, evitare i link ricevuti via SMS o app di messaggistica e preferire pagamenti tracciabili su siti certificati.
Il portale www.carabinieri.it offre una guida aggiornata su come riconoscere smishing, vishing e truffe digitali.
In caso di sospetti, interrompere immediatamente ogni comunicazione e contattare la Stazione dei Carabinieri o il numero 112: la tempestività della segnalazione può fare la differenza per limitare i danni economici e psicologici.