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Cagliari, siluro a Zedda sulla Tari: “Sconto impercettibile e altri 9 anni di porta a porta”

L’annuncio dei nove milioni della Regione dato dal sindaco viene sonoramente contestato da tutto il centrodestra. Risparmi in bolletta e città più pulita? “No, si spenderanno 54 milioni all’anno e resteranno i mastelli”
La Redazione

Il risparmio per poco meno di ottantamila famiglie sulla Tari a Cagliari? Per il centrodestra, tutto unito, l’annuncio del sindaco Massimo Zedda sui 9 milioni della Regione “salvatasche” per molti cagliaritani è paragonabile “a una grande farsa. Zedda usa soldi dei cittadini per modificare di pochissimo la Tari ma sono sempre i cittadini a pagare”. A dirlo, in una nota congiunta, sono tutti i consiglieri di opposizione. Ieri l’annuncio in Aula del primo cittadino, oggi le repliche. Decisamente al veleno: La questione Tari è uno dei tasti dolenti della Giunta Zedda: da quando governano la città è aumentata esponenzialmente, il costo del servizio è salito a 54 milioni di euro all’anno e la città è più sporca.
Insoddisfatto di questi risultati il sindaco tiene in ostaggio la città per altri nove anni (più i nove precedenti sono diciotto) legandola a un sistema del porta a porta che è inadeguato alle effettive esigenze dei cittadini”.

Ancora: “La novità è che la Regione ha stanziato 9 milioni di euro in 3 anni per sostenere Cagliari nella raccolta differenziata: bene ma non benissimo. Infatti la normativa a riguardo è molto stringente e stabilisce che il servizio di raccolta debba essere totalmente pagato con i soldi della Tari. Di conseguenza, la scelta più saggia sarebbe stata usare queste importanti risorse per introdurre in città servizi e tecnologie capaci di diminuire il costo effettivo del servizio e migliorarlo: noi abbiamo proposto di introdurre mini isole ecologiche di quartiere per liberare le case dai mastelli, nuovi ecocentri per favorire un più efficiente smaltimento dei rifiuti e pulizie continue della città”, spiegano gli esponenti di tutti i partiti politici che, alle urne, hanno invece spinto per Alessandra Zedda sindaco. “Al contrario, la maggioranza di centrosinistra “spalma” queste risorse su tutte le utenze domestiche rendendo quasi impercettibile la riduzione della Tari: si tratta di una tassa che comunque rimane tra le più alte d’Italia, comunque superiore rispetto ai cinque anni precedenti e senza nessuna attenzione per le attività produttive. Su questo modus operandi pesano, inoltre, tantissimi dubbi dal punto di vista normativo: la legge 147/2013 stabilisce che la relativa copertura di spesa può essere disposta attraverso apposite autorizzazioni di spesa e deve essere assicurata attraverso il ricorso a risorse derivanti dalla fiscalità generale del Comune. Da appena insediati chiediamo un drastico abbassamento della Tari, ma non sprecando i soldi dei cittadini con azioni inutili e propagandistiche”.

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