Restauro concluso, periodo di “visibilità” a quota zero – la statua è rimasta esposta nell’atrio della caserma militare per dare la possibilità a quante più persone possibile di ammirarla da vicino – ora San Michele è tornato a svettare sulla sua chiesa, in via Azuni a Cagliari, nel rione storico di Stampace.
Esattamente un mese fa, Dopo un attento intervento conservativo, la statua di San Michele era tornata al suo antico splendore nella sede del Dipartimento Militare di Medicina Legale di Cagliari, presso la Caserma De Murtas. Alla cerimonia di restituzione avevano partecipato autorità civili, militari e religiose, a testimonianza del forte valore simbolico dell’evento.
Era stato, doverosamente, L’Arcivescovo metropolita di Cagliari, monsignor Giuseppe Baturi, a impartire la benedizione solenne alla statua, prima che la fanfara del 3° Reggimento Bersaglieri della Brigata “Sassari” concludesse la cerimonia con un’esibizione musicale. Dopo 4 settimane di esposizione nell’atrio della caserma, per consentire ai fedeli di ammirarlo da vicino, San Michele è tornato dove merita di stare: in alto, per proteggere tutto il rione.
L’ingegnera Monica Stochino, Soprintendente per l’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, aveva espresso soddisfazione per l’esito del restauro, realizzato grazie alle risorse dell’istituto e alle erogazioni ArtBonus. La Soprintendenza aveva lavorato in stretta sinergia con il Comando Logistico dell’Esercito e con l’Arcidiocesi di Cagliari, in particolare con i Padri Gesuiti, custodi della tradizione culturale e spirituale del luogo. Da oggi, quindi, sarà nuovamente possibile ammirare la statua, aguzzando bene la vista, sin dallo slargo tra la via Azuni e la primissima porzione di piazza Yenne a CAgliari.