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A Cagliari sempre meno stalli e ondate di strisce blu: i parcheggi di scambio restano un miraggio

Capoluogo ingolfato dai cantieri, ma i maxi tagli agli spazi per le macchine sono iniziati da anni. Piste ciclabili, stalli “riservati” e nessuno spazio alle entrate del capoluogo
Paolo Rapeanu

I parcheggi a Cagliari spariscono al pari del sole che fa evaporare l’acqua, e arrivano sempre più strisce blu. Se però la seconda è un’azione naturale, non certo si può dire per la prima e la terza. Almeno, a voler essere polemici, si intende. Parcheggi in meno in quasi tutti i rioni del capoluogo, la lista? Eccola servita, in ordine sparso: via Dante, via Campania, via Roma, viale Bonaria, viale Trieste (forse il restyling più “doloroso” per il taglio di parcheggi per auto, metà in meno). Per non parlare della zona di Sant’Avendrace e provando a “passare sopra” alle cosiddette rivoluzioni pedonali, il Corso Vittorio su tutti. Vuoi parcheggiare a Cagliari? Paga, e non poco, ma solo se trovi uno stallo libero. Sennò, tanti saluti e giri a non finire con l’auto, consumando benzina e inquinando. Sì, perchè a volte le cose più logiche sono quelle più semplici: un motore acceso produce inquinamento. E, se non c’è un’alternativa valida (la metro bloccata da tre anni fa quasi gridare vendetta, per non parlare dei tanti cantieri accavallati tutti in arterie stradali molto utilizzate quotidianamente, mettendo da parte monopattini e biciclette) la frittata è fatta.

Cagliari, sempre meno parcheggi e ondate di strisce blu

Mentre altre città hanno fatto tombola con zone pedonali e mobilità sostenibile (cioè garantendo un servizio di trasporto pubblico adeguato e parcheggi di scambio degni di questo nome) Cagliari è totalmente, o quasi, impantanata. Gli unici spiragli positivi arrivano dal Ctm, ma è troppo poco per una città che ogni giorno ospita 180mila auto. E i parcheggi di scambio? Rimasti solo belle parole. Dalle prime ciclabili realizzate durante il primo mandato e mezzo di Massimo Zedda alle ultime realizzate qualche mese fa c’è il quinquennio di Paolo Truzzu sindaco: nessun ribaltone rispetto al suo predecessore alla voce “parcheggi” e “ciclabili”, con più di un contestatore arrivato dalla parte politica “amica” (su tutti l’ex assessore di centrodestra e viceprefetto Ettore Businco, autore di una vera e propria battaglia sui “social” contro nuove ciclabili e meno parcheggi).

Nelle ultime settimane i parcheggi di scambio sono ritornati prepotentemente nella cronaca: saranno cinque, tra i luoghi prescelti dovrebbero esserci i confini attuali con Pirri e non distante dalla Statale 195. Ma chissà tra quanti anni, c’è chi ipotizza addirittura la data ultima del 2040. E nel frattempo? Traffico e caos, proprio come ora. O forse anche di più, visto che tra tre lustri l’attuale sindaco Massimo Zedda ha previsto che dovrebbero esserci diecimila cagliaritani in più.

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