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Cagliari, paninari e ambulanti senza spazi da due anni: “Così decine di famiglie fanno la fame”

Incertezza e precarietà per 68 concessionari, in graduatoria regolare dopo le chiusure del 2023, e per le loro famiglie. “Per i ricciai ci sono state assegnazioni in tempi veloci”, attacca uno dei portavoce, Gigi Spina (nella foto). “Noi, invece, dobbiamo aspettare che i nostri colleghi con debiti li regolarizzino col Comune”
Gianmarco Cossu

Ci sono i nomi e la graduatoria, ma a Cagliari 68 ambulanti rimangono in attesa del posteggio, nelle diverse zone della città, per poter lavorare, dopo un fermo che dura dal 2023. Una situazione di incertezza e precarietà che lascia l’amaro in bocca ai tantissimi lavoratori del settore e alle loro famiglie. Proprio nella primavera di due anni fac’era stata una task force della polizia Locale, in seguito a specifiche direttive arrivate dagli uffici comunali, che aveva portato allo stop di diversi camion bar perchè privi di concessione di suolo pubblico, decaduta e mai rinnovata. “Stiamo ancora aspettando il posteggio per poter lavorare”, spiega Gigi Spina, 53 anni, tra i paninari più conosciuti in città e, per tanto tempo, presente con il suo furgone in piazza dei Centomila. “Il Comune ha fatto un bando per i ricciai e subito dopo ecco le assegnazioni veloci, con cucine e posti a sedere: perché per noi no? Ho partecipato alla gara di concessione e sono uscito in graduatoria, insieme agli altri. E siamo ancora in attesa”.

Un problema lavorativo che rischia di ripercuotersi anche sul benessere della città, con molte zone che, orfane di lavoratori, rischiano di ritrovarsi abbandonate. “Create posti di lavoro”, il grido di uno tanti ambulanti cagliaritani in attesa, “il nostro mercato è la fonte di lavoro tra le più vecchie, necessita di essere aiutato”. “Dal Comune ci hanno detto che sono in attesa che i debitori morosi regolarizzino la loro posizione”, spiega Spina, “ma così si rischia che rimanga fermo anche chi è già a posto”.

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