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Cagliari, nuovo look per i “palazzoni” di Sant’Elia: via ai lavori a settembre

Verranno sistemati i complessi “Favero” e “Lame”, deteriorati da decenni
Ennio Neri

Cagliari, nuovo look per i palazzoni di Sant’Elia: via ai lavori a settembre

Cagliari, nuovo look per i palazzoni di Sant’Elia: via ai lavori a settembre. Un nuovo capitolo per Sant’Elia. Dopo anni di abbandono e degrado, il quartiere popolare di Cagliari si prepara a un’ampia operazione di rigenerazione urbana grazie al piano triennale 2025–2027 approvato dalla Giunta regionale su proposta dell’Assessorato ai Lavori Pubblici. Un piano ambizioso, che vede l’Azienda Regionale per l’Edilizia Abitativa (Area) al centro di un intervento strutturale e sociale dal valore complessivo di 300 milioni di euro, mirato anche a riportare dignità, sicurezza e opportunità in una delle zone più fragili della città.

Un piano strategico per il risanamento

Il programma – denominato Rinnovarea – rappresenta uno dei principali assi strategici del nuovo piano di indirizzo regionale in materia di edilizia residenziale pubblica. La sua articolazione è frutto di un’azione sinergica tra Regione, Area e Comune di Cagliari, e si concentra sulla riqualificazione del patrimonio abitativo Erp (Edilizia Residenziale Pubblica) e sulla rigenerazione di contesti urbani segnati da criticità sociali e strutturali.

Tra i principali interventi previsti, la manutenzione straordinaria delle facciate dei complessi “Favero” e “Lame”, simboli del quartiere di Sant’Elia, che da anni versano in condizioni di forte deterioramento. L’obiettivo è duplice: restituire decoro agli edifici e armonizzare i tempi di cantiere con i lavori già in corso da parte del Comune di Cagliari.

Sant’Elia: il quartiere che chiede riscatto

Per la Regione, l’intervento su Sant’Elia è molto più di un’operazione edilizia. È un atto politico e sociale. Il quartiere, caratterizzato da forti criticità abitative e fenomeni di marginalizzazione, è da anni al centro del dibattito sulla giustizia sociale e sulla necessità di un piano di inclusione che coinvolga non solo le strutture, ma anche le persone.

“Rigenerare Sant’Elia – si legge nella deliberazione regionale – significa migliorare significativamente la qualità della vita dei residenti, molti dei quali in condizioni di vulnerabilità economica e sociale, promuovere la coesione sociale e contrastare fenomeni di degrado e insicurezza urbana.”

Le risorse: tra vendite, fondi regionali e statali

Il finanziamento di Rinnovarea si basa su una composizione articolata di risorse economiche: 43 milioni dai proventi delle vendite del patrimonio AREA già autorizzate, 27 milioni dai fondi regionali ex Gescal, 230 milioni dal Fondo di rotazione statale parte dell’Accordo Stato-Regione del novembre 2024.

Il cronoprogramma: interventi operativi entro settembre 2025

La Centrale Regionale di Committenza prevede l’aggiudicazione definitiva dei lavori entro il 30 settembre 2025, secondo un cronoprogramma condiviso con Area. L’azienda sarà formalmente responsabile della gestione tecnica e amministrativa dell’intervento, con l’obbligo di rendicontare annualmente i progressi alla Regione e giustificare eventuali scostamenti.

Un futuro possibile per Sant’Elia

Quello che oggi è uno dei quartieri simbolo della fragilità urbana potrebbe diventare, nei prossimi anni, un modello di rigenerazione inclusiva e partecipata. La sfida è ambiziosa e, per riuscire, dovrà poggiare non solo sulla riqualificazione degli spazi, ma anche sull’investimento nelle persone, nella cultura e nei servizi. Un’occasione storica per trasformare Sant’Elia da periferia dimenticata a laboratorio urbano di coesione e sviluppo.

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