Seguici

Per ricevere gli aggiornamenti di Cagliari News nella tua casella di posta, inserisci la tua e-mail nel campo sottostante.

Premendo il pulsante Iscriviti, confermi di aver letto e di accettare la nostra Informativa sulla privacy

Cagliari, no alla tassa d’imbarco: “Così possiamo avere più voli e turisti”

Sei euro e 50 a passeggero, un fiume di milioni che finisce quasi tutto all’Inps. Consiglio comunale unito nella richiesta di stracciare per sempre l’odioso balzello
Paolo Rapeanu

Il Consiglio comunale chiede l’abolizione della tassa d’imbarco: sì unanime

Il Consiglio comunale di Cagliari ha approvato all’unanimità un Ordine del Giorno che chiede l’abolizione della tassa d’imbarco aeroportuale, ritenuta penalizzante per la mobilità e lo sviluppo dell’Isola. Il testo, primi firmatari Alessandra Zedda e Ferdinando Secchi del gruppo consiliare Lega – Anima di Sardegna, impegna il Sindaco a farsi portavoce presso la Regione Sardegna della richiesta di eliminare l’addizionale comunale sui diritti d’imbarco negli scali sardi.

LEGGI ANCHE: Tasse azzerate o Ryanair taglia i voli in Sardegna, dalla Regione nessuna certezza: “Sono 34 milioni, non è facile”

A Cagliari la tassa d’imbarco, inizialmente introdotta per compensare i Comuni che ospitano aeroporti del disagio acustico prodotto dal traffico aereo, è oggi una tassa da 6,50 euro per passeggero. Su circa 34 milioni di euro annui incassati con l’addizionale, meno di 500mila euro tornano ai Comuni sardi interessati – Elmas, Alghero e Olbia – mentre la gran parte viene trasferita all’INPS.

“Si tratta di una misura ormai anacronistica, che penalizza fortemente la mobilità dei sardi e frena lo sviluppo turistico e commerciale dell’Isola – ha dichiarato Alessandra Zedda, prima firmataria –. L’abolizione dell’addizionale, come già accaduto in Abruzzo, Calabria e Friuli Venezia Giulia, può tradursi in un aumento dei voli e in una riduzione del costo dei biglietti”.

Il secondo firmatario, il consigliere Ferdinando Secchi, ha sottolineato: “Dove è stata abolita questa tassa, le compagnie low cost hanno investito in nuove rotte, basato aeromobili e potenziato la propria presenza operativa. Anche per la Sardegna può essere l’occasione per incrementare l’accessibilità dell’Isola durante tutto l’anno”.

“Chiediamo alla Regione Sardegna di seguire l’esempio di altre Regioni che hanno scelto di sostenere direttamente il gettito perduto per favorire una strategia di crescita, sviluppo e mobilità più moderna e competitiva. È ora di agire con coraggio per rendere la Sardegna più connessa e più libera” concludono Zedda e Secchi.

Per ricevere gli aggiornamenti di Cagliari News nella tua casella di posta, inserisci la tua e-mail nel campo sottostante.

Premendo il pulsante Iscriviti, confermi di aver letto e di accettare la nostra Informativa sulla privacy