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Cagliari, no al rigassificatore al Villaggio Pescatori: “Posti di lavoro? Pochissimi”

Il Comune boccia, con i soli voti di chi sostiene Massimo Zedda, la creazione dell’impianto di rigassificazione. Un parere che, però, non è vincolante e rischia di essere carta straccia. Mariano Strazzeri, presidente del Comitato dei residenti del villaggio: “Mi dispiace che l’opposizione si sia astenuta”
La Redazione

Il Comune di Cagliari ha detto “no” alla realizzazione dell’impianto di rigassificazione di Gnl nel Porto Canale, vicino al Villaggio Pescatori. Un parere che non è vincolante, però: si tratta, alla fine, di un messaggio, assolutamente chiaro, spedito dritto dritto alla Regione. Ma non c’è nessun “obbligo” e il documento potrebbe restare carta straccia. La bocciatura è arrivata al termine della seduta in Aula con 20 voti a favore su 23 presenti, a seguito della presentazione dell’ordine del giorno da parte del consigliere Matteo Massa dei Progressisti. Soddisfazione per gli abitanti del rione e il Comitato di quartiere, sin da subito preoccupati del progetto di localizzazione, soprattutto per i possibili danni al potenziale a vocazione turistica di tutta la zona. “Il sindaco Massimo Zedda aveva già manifestato la sua idea in merito”, le parole del presidente Mariano Strazzeri.

In sede di Consiglio comunale, invece, è arrivato il “no”. Anche se, come precisato dalla vicesindaca Maria Cristina Mancini, la bocciatura è data da “una critica alla scelta della localizzazione” e non semplicemente al progetto in sé. “Mi dispiace che l’opposizione si sia astenuta in sede di Consiglio”, commenta Strazzeri dal Comitato di quartiere. In aula, infatti, il consigliere di Forza Italia Edoardo Tocco ha così commentato: “vedendo il parere favorevole dell’Istituto superiore della sanità e vigili del fuoco, tra gli altri, non credo che si tratti di un progetto così negativo, anzi”. E ancora, “penso che ci sia la possibilità di migliorare lo sviluppo dell’area e della città attraverso la creazione di numerosi posti di lavoro e verso quella transizione energetica di cui tanto si parla”, trovando l’assenso dei consiglieri Alessandra Zedda (Lega), Roberto Mura (Gruppo Misto), Pierluigi Mannino (Fratelli d’Italia), e i due esponenti dei Riformatori Sardi Massimiliano Piccoi e Raffaele Onnis.

“Impianto non pericoloso?”, commenta Strazzeri, “Anche se ci sono gli ok, non è detto che i pericoli non ci siano ugualmente. Basti pensare, ad esempio, a cosa è successo a Calenzano con l’esplosione del deposito di carburante”. E sulla “creazione di numerosi posti di lavoro”, “questi sarebbero solamente durante le operazioni di costruzione – le parole di Strazzeri – ma poi sarebbero solamente per pochi e con specializzazioni”.

Ora il sindaco di Cagliari Massimo Zedda e la sua giunta dovranno interloquire con la presidente della Regione Todde, la quale comunque, in diverse sedi, ha bocciato il progetto. “La progettazione di impianti come quello in questione dovrebbe essere di competenza pubblica. Non si può pensare infatti di dare in mano direttamente ai privati questo genere di progetti che inevitabilmente impattano sulla popolazione locale”.

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