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Cagliari, Masha e Orso taroccati: mille giocattoli sequestrati al Porto Canale

Il carico, arrivato direttamente dalla Cina, è stato intercettato dai finanzieri al momento dello sbarco. I giochi non avevano l’autorizzazione alla riproduzione del marchio: un uomo è stato denunciato
La Redazione

Colorati e impacchettati come quelli veri, ma senza nessun documento di attestazione della riproduzione. Ecco il motivo che ha portato gli agenti della guardia di finanza e i funzionari dell’ufficio delle dogane di Cagliari a sequestrare mille giocattoli arrivati via mare sin dalla Cina. Un uomo è stato denunciato alla Procura del capoluogo sardo. L’attività si inserisce nel settore del controllo delle merci in transhipment nel Porto Canale dove si registra un notevole incremento di traffico a seguito dell’avvio di nuove linee commerciali da e per il continente africano.


I giocattoli oggetto di sequestro, molto popolari tra i bambini, sono risultati privi di qualsiasi autorizzazione per la riproduzione dei marchi rappresentati, come attestato dalle case titolari degli stessi, prontamente interpellate. L’Agenzia delle Dogane e la Guardia di Finanza, nell’alveo del protocollo d’intesa sottoscritto
tra le due istituzioni, operano per prevenire e reprimere fenomeni illeciti connessi alla commercializzazione di prodotti contraffatti al fine di accertare e sanzionare le attività fraudolente e di tutelare il consumatore finale. Il fenomeno della contraffazione incide sulla sicurezza e la salute dei consumatori e ha riflessi sull’economia del Paese, poiché l’imitazione fraudolenta di un prodotto provoca deviazioni del traffico commerciale e fenomeni di concorrenza sleale producendo un grave danno allo sviluppo della ricerca e alla capacità di
innovazione. L’attività congiunta delle due istituzioni costituisce, inoltre, un importante strumento di contrasto a fenomeni di sfruttamento del lavoro nell’ambito del ciclo della produzione che vede spesso coinvolti opifici non autorizzati che ricorrono a manodopera in nero.

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