Serviranno camerieri, di sala e ai piani, così come marinai, elettricisti, esperti riparatori di maxi yacht, bartender, cuochi, commis di sala, chef de rang, lavapiatti. Tutte occupazioni declinate sia al maschile che al femminile, beninteso.
Sarà indispensabile parlare l’inglese in modo fluente, ben venga se unito ad altre lingue “importanti” come cinese, giapponese, russo, francese, tedesco o spagnolo.
Sono queste le figure principali che cercheranno i gestori del nuovo centro servizi per la nautica al porto di Cagliari.
Una realtà con un panorama unico: vista su via Roma da un lato e sul mare dall’altro.
Cagliari, posti di lavoro al porto con hotel e yacht
“Ci saranno centinaia di posti di lavoro”, garantisce Massimo Deiana, presidente alle battute finali dell’Autorità portuale del mare di Sardegna. “I lavori procedono a pieno ritmo, credo che già dall’autunno prossimo si inizierà a intravedere la sagoma della nuova struttura”.
Con hotel, spa, piscina panoramica, zona per rimessaggio delle barche dei “ricconi” del mare, quelli col portafoglio bello gonfio che non badano certo a spese.
Così Massimo Deiana ha cambiato il porto, trasferendo la pesca da una parte e i container dall’altra e, al centro, ecco qui tutto pronto, o quasi, per le imbarcazioni che contano.
Quelle guidate da chi vuole avere uno sguardo totale sulla città, dalla via Roma sino ai rioni storici.
Sulla stazione marittima vecchia di Cagliari ormai abbattuta, infatti, al porto nascerà infatti un hotel extralusso con piscina panoramica, Spa, area yacht con rimessaggio.
E poi: un ristorante stellato e una piazza sul mare con tanto di sculture di Pinuccio Sciola. Il termine dei lavori, salvo intoppi? Entro la prima metà del 2027.
Un’altra parte di Cagliari, proprio accanto alla via Roma, si prepara a cambiare volto e, ancora prima, a ospitare un altro cantiere, l’ennesimo nel capoluogo sardo, che però viaggia a tempo record.
Si tratta di un project financing (il privato, l’Ati Marina di Porto Rotondo, mette i soldi e poi gestisce le strutture) che ha sempre trovato l’approvazione del presidente Massimo Deiana.
Le ricadute economiche sulla città sono prevedibili come “medio alte”.
Pochi giorni e Deiana terminerà il suo mandato alla guida dell’Asdp. Al suo arrivo si parlava solo di Luna Rossa come panacea di tutti i mali, “cantilena” che però non ha portato chissà quali faraonici risultati.
Massimo Deiana, invece, ha riqualificato Su Siccu, rendendola un gioiellino buono per movida e turismo, ha rivoluzionato la zona della Quarta Regia destinandola alle famiglie e amanti del pesce appena pescato.
Ancora: ridando vita al padiglione Nervi, fluido all’arrivo delle crociere e donando alla Soprintendenza un locale, rimesso a nuovo, che ospiterà i tesori del mare.
Più qualche altra decina di interventi “burocratici” che hanno modificato in meglio il porto, portandolo a livelli europei.
Massimo Deiana, si sa, proviene da un certo ambiente, e non si parla di quello universitario ma politico.
Cuore a centrosinistra, ha ricevuto applausi per come ha rivoluzionato il porto spesso anche da chi vota dalla parte opposta. Più di uno lo vedrebbe bene come prossimo sindaco di Cagliari.
Deiana lo sa benissimo ed ecco perchè, nella nostra video intervista, parla della sua “casa” principale, l’Università: “Da ottobre torno a insegnare e a stare con i miei studenti”.
Vedremo se sarà davvero l’unico impegno. Di sicuro, si mette a disposizione in caso di necessità di consigli richiesti dal suo successore o da chi gli graviterà attorno: “Certamente, ma dipende sempre da chi arriveranno le richieste di consigli”.
Si sa mai che qualcuno possa “copiare” l’ingrediente segreto che ha portato Deiana, in pochi anni, a far passare la zona del porto da “sonnolenta”, almeno in parte, a una zona accesa dalla mattina alla sera. E, a Su Siccu, anche oltre.