Il mix è presto fatto. Tra dicembre 2024 e gennaio 2025 fare la spesa a Cagliari resta un lusso: da un lato ci sono i dati snocciolati dal Comune che mostrano un leggero calo nell’ultimo mese dell’anno per quanto riguarda il settore degli alimentari, -0,7%, ma l’indice dei prezzi generali è bloccato, – 0,1% è una variazione insignificante per le tasche, sempre più leggere dei cittadini. A dicembre, come già anticipato da Cagliari News qualche giorno fa, si segnala una sola variazione significativa nella classe “Caffè, tè e cacao” +3,1%. In diminuzione ci sono da segnalare le variazioni significative delle classi “Frutta” -4,8%, “Oli e grassi” -2,5%, “Vegetali” -2,0% e “Zucchero, confetture, miele, cioccolato e dolciumi” -1,0%. Bevande alcoliche e tabacchi L’indice della divisione, nel mese di dicembre, registra una variazione congiunturale del -0,4%, nel mese di novembre si era avuta una variazione del -0,1%. L’indice tendenziale registra una variazione del +2,8%, risultando così in diminuzione anche esso rispetto al +2,9% registrato nel mese precedente. Nello specifico in aumento non si segnala alcuna variazione. In diminuzione si segnalano variazioni significative nelle classi “Alcolici” -3,6%, “Vini” -2,5% e “Birre” -1,0%.
Attenzione, però, perché basta fare un giro in due o tre market per rendersi conto che i prezzi sono ancora proibitivi: il pane ha tranquillamente e follemente sfondato il tetto dei cinque euro al chilo, per un chilo di spezzatino di manzo partono anche sedici euro, mentre sale ancora il costo del caffè: basti pensare che qualche catena segna come “offerta” mezzo chilo di macinato di uno dei tanti marchi italiani a 7,50 euro, cioè quindici euro al chilo. Prezzi folli, è una constatazione, amara come il caffè, e non un’opinione, a meno che uno non abbia un budget mensile da dover rispettare.