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Cagliari, col rigassificatore a Giorgino aree verdi e campi sportivi: l’ultima parola alla Regione

Il progetto da 120 milioni per costruire l’impianto accanto al Villaggio Pescatori è alle battute finali. E chi deve realizzarlo promette 40 posti di lavoro e risparmi sul gas. Il Comune non può dare un parere vincolante, presto in Aula un documento per dire “no” alla realizzazione. Ma prevalgono “perplessità sull’opera. Positivo l’abbattimento dei costi del metano, negativo l’impatto sul territorio”
La Redazione

Il progetto del rigassificatore a Giorgino, alle porte di Cagliari e accanto al Villaggio Pescatori, fa ancora discutere. Il progetto, ottenute varie autorizzazioni, quasi alla fase finale: manca solo l’ok della Regione, necessaria una delibera con la quale venga riconosciuto l’interesse pubblico per avere l’ultimo documento del Mise. Oggi la commissione comunale ha ascoltato tutte le ragioni portate da un ingegnere. Esiste già una mozione, primo firmatario Matteo Massa dei Progressisti, con la quale portare il “no” del Comune sino alla Regione. E, a quel punto, incrociare le dita e sperare che qualcuno ne tenga conto. Ma la discussione in Aula sarà fatta solo nelle prossime settimane e più di un consigliere potrebbe anche cambiare parere. “Ci sono perplessità sulla realizzazione dell’opera, è molto impattante. Speriamo che la Regione ne tenga conto. Avrebbe aspetti positivi come l’abbattimento sul costo per i consumatori rispetto alla fornitura di gas attuale e ci hanno assicurato che non ci saranno rischi per la salute e l’ambiente” spiega la presidentessa della commissione Ecologia, Francesca Mulas Fiori, “ma noi vediamo ricadute negative sulla viabilità e sullo sviluppo del villaggio pescatori che si trova ad appena 450 metri di distanza. Inoltre, il metano è una risorsa di transizione, tra dieci o venti anni potrebbe essere obsoleto”.

Il progetto, però, se non dovesse ricevere nessuno stop, dovrebbe vedere l’apertura del cantiere in un qualunque periodo dell’anno, con lavori che dureranno, da tabella, non più di dodici mesi. Gli unici totalmente contrari al mega impianto di cinque ettari, al momento, sono gli ecologisti e i residenti del Villaggio Pescatori.

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