Dalla riconversione del compendio demaniale “ex Magazzini Aeronautica” di via Simeto a Cagliari il progetto della realizzazione del Nuovo polo dell’Agenzia delle Entrate”. Un’importante opportunità di crescita per tutta la zona di Sant’Avendrace, ma ancora è tanta l’incertezza sui tempi in cui il progetto troverà luce. “Sono terminate le prime bonifiche, ma per continuare occorrono altre risorse non ancora stanziate”, spiega in un’interrogazione la consigliera comunale e leader del centrodestra Alessandra Zedda, “Santa Igia non è certamente un luogo di poco conto, in un quartiere che gode di un piano straordinario di interventi con un forte vincolo archeologico”.
Nel 2016 la sottoscrizione da parte del Comune di Cagliari di una convenzione per la riqualifica del quartiere. “La nostra preoccupazione è che si possa avere un cantiere a cielo aperto in un luogo considerato nobile”, commenta Zedda.
La risposta dell’amministrazione arriva dall’assessore all’Urbanistica, Matteo Lecis Cocco Ortu. “Al momento del nostro insediamento, lo scorso luglio 2024, ci siamo chiesti come mai quei sette interventi previsti nell’accordo del 2016 fossero ancora al palo”, spiega l’assessore che aggiunge come, dallo scorso settembre, siano state istituite riunioni periodiche ad hoc. “Agli interventi si aggiunge anche quello del demanio, che ha deciso di investire su un loro impianto per ottimizzare i costi”.
Una riqualificazione del quartiere che tocca anche la grande area sul parco di San Paolo, “su cui è in corso un progetto di infrastrutturazione”, e tutta l’area archeologica dell’ex mattatoio di via Po, “per la quale sono stati affidati i lavori d indagine archeologica sui ritrovamenti della possibile Santa Igia”.
Il Comune, dunque, al lavoro a fianco all’Agenzia del Demanio. Dal progetto di riqualificazione dell’ex deposito dell’Aeronautica, inoltre, passa la fruizione di una terrazza panoramica, presente in cima alla struttura, da parte della cittadinanza con vista sulla laguna. “Ci vorranno alcuni anni prima che si veda la luce del progetto”, spiega Lecis Cocco Ortu, “e si lavora inoltre sull’accessibilità dalla struttura da parte di chi presta servizio”.