Sanità: il 67% dei cagliaritani vuole una maggiore collaborazione tra pubblico e privato. Due cagliaritani su tre ritengono che l’integrazione tra pubblico e privato possa alleviare la pressione sul Sistema sanitario nazionale. La maggioranza degli intervistati teme che il sistema pubblico non riuscirà a rispondere ai loro bisogni sanitari in futuro. Allo stesso tempo, quattro su cinque lamentano un aumento dei costi della sanità privata.Una maggior collaborazione tra pubblico e privato potrebbe migliorare l’efficienza complessiva del sistema sanitario italiano, mitigando la crisi in cui si trova: è l’opinione condivisa da due cagliaritani su tre, secondo quanto emerge dall’ultima indagine sul tema dell’Osservatorio Sanità di UniSalute, svolto insieme all’istituto di ricerca NomismllDi fronte all’allungarsi delle liste di attesa e alle difficoltà di accesso ai servizi sanitari pubblici, il 67% degli intervistati ritiene che l’integrazione della sanità privata con il SSN possa alleviare la pressione sulla sanità pubblica, in un contesto in cui il 26% dei cagliaritani pensa che in futuro il sistema pubblico non risponderà in alcun modo ai suoi bisogni in fatto di salute, e il 67% ritiene potrà farlo solo in parte. Già oggi per molti controlli la tendenza è quella di rivolgersi direttamente al privato: dall’indagine emerge che a Cagliari gli esami più spesso svolti privatamente, o comunque in convenzione, sono le visite odontoiatriche (87%), gli esami della vista (75%), i test dell’udito (71%) e le ecografie prostatiche (65%). Anche la maggioranza delle visite ginecologiche (63%) viene effettuata privatamente o in convenzione. Nonostante ciò, solo il 29% del campione pensa sia necessario differenziare le prestazioni offerte da SSN e sanità privata, segno che i cagliaritani credono sia comunque importante garantire equità e uniformità di accesso ai servizi. I motivi del ricorso alla sanità privata sono riconducibili principalmente al superare il problema delle liste di attesa: i tempi di attesa ridotti sono infatti la ragione principale (62%), seguiti da una più ampia disponibilità di date e orari (34%) e da una maggior facilità nella prenotazione (21%). La maggior qualità del servizio, invece, è citata solo da una minoranza del campione (16%). D’altro canto, anche se oltre due cagliaritani su tre (68%) si dicono soddisfatti delle cure ricevute, la maggioranza (80%) riscontra un aumento dei costi nella sanità privata rispetto a prima della pandemia, e secondo il 47% anche in ambito privato si sono allungati i tempi di attesa, a evidenziare come le criticità non siano esclusivamente circoscritte al settore pubblico, ma investano l’intero panorama dell’assistenza sanitaria. Yahoo Mail: cerca, organizza, prendi il controllo della tua casella di posta


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Cagliari, affoga anche la sanità privata: “Prezzi troppo alti e tempi più lunghi”
Le liste di attesa spuntano anche dove prima bastava aprire il portafoglio per essere curati quasi subito. Con i principali ospedali ancora ingolfati, non è una buona notizia: “Due pazienti su tre chiedono una collaborazione tra pubblico e privato”
La Redazione